Problema estetico o disagio mentale... Quando e perché è il caso di rivolgersi a un chirurgo estetico? Risponde Paolo Santanchè.
Nella maggior parte dei casi chi si rivolge al chirurgo estetico è una persona normale
ed equilibrata che, in genere dopo un’annosa riflessione, vuole eliminare un
inestetismo del suo corpo che viene vissuto come estraneo all’immagine di sé, ma
che a volte può portare alla creazione di un vero e proprio complesso.
L’estetica, la bellezza e la percezione della nostra fisicità non seguono criteri
oggettivi, ma sono influenzati, o addirittura determinati, dal modo strettamente
soggettivo con cui gli occhi della nostra mente ci vedono.
La persona che vive un problema estetico, accusa un disagio di sé, motivato da un
difetto oggettivo più o meno marcato. A volte però, il difetto fisico viene assunto
come capro espiatorio di una situazione più complessa e di una insoddisfazione
legata a un problema estetico più complicato.
Molto spesso il paziente è portato a drammatizzare il suo difetto e a nella situazione
veramente spiacevole del complesso. Cosa si intende per complesso: quando ci si
confronta con gli altri esclusivamente per un particolare anatomico, per esempio il
naso, sentendosi inferiore a chiunque lo abbia più bello, senza tenere in
considerazione le altre qualità.
Lamentarsi di un difetto, anziché chiedere un determinato intervento, è sicuramente
la modalità più corretta con la quale recarsi dal chirurgo estetico. Il bravo chirurgo,
con la sua preparazione e il suo senso della bellezza e dell’armonia, saprà
individuare, dopo un’attenta analisi estetica e psicologica, l’approccio più corretto
per permettere al paziente di tornare alla propria vita migliorato e, soprattutto, di
vedere collimare la propria immagine interiore con la propria immagine corporea.
Autore e Regia: Claudio Lucca
Operatore: Maurizio Poletti
Montaggio: Claudio Lucca
Producer: Michele Rossi
Assistente di produzione: Claudiu Rednic