Chirurgia estetica e anestesia? Qual è la correlazione e cos'è cambiato rispetto al passato? Lasciamo la parola al dottor Santanché.
Quando si parla di chirurgia plastica non si può non parlare di anestesia. Scopriamo di più sull'argomento. Cominciamo con l'affermare che sono molti i modi per indurre il paziente a non sentire dolore. Ecco perché le anestesie di cui oggi disponiamo sono varie e diversificate. Nessuna di queste è ideale per qualsiasi intervento, ma per ogni intervento c’è l’anestesia ideale.
Gli anestetici locali, sono farmaci che agiscono sulle fibre nervose sensitive e ne inibiscono la capacità di trasmettere impulsi dolorosi al cervello. Le reazioni
allergiche a questi farmaci sono molto rare, e possono essere facilmente controllate dall’anestesista.
L’anestesia locale è ideale per interventi che coinvolgono piccole superfici cutanee e, nei soggetti ansiosi, può essere associata a una sedazione leggera. Serve solo per piccolissimi interventi.
Una volta c’era molta differenza tra una sedazione profonda e una anestesia generale: oggi i farmaci sono cambiati, non sono tossici, sono di rapida eliminazione e permettono, quando l’entità dell’intervento lo consente, il ricovero in day-surgery.
La differenza tra una e l’altra è semplicemente una minima variazione di dosaggio e il paziente non è in grado di distinguerne la differenza.
Regola imprescindibile per tutte le tipologie di anestesia è la presenza di
un’anestesista.
Autore e Regia: Claudio Lucca
Operatore: Maurizio Poletti
Montaggio: Claudio Lucca
Producer: Michele Rossi
Assistente di produzione: Claudiu Rednic