Avere degli addominali perfetti è uno dei sogni estetici più comuni sia per gli uomini che per le donne. Quando però l'allenamento in palestra non basta a rimodellare l'addome, è possibile ricorrere all'addominoplastica. A spiegarci nel dettaglio di che cosa si tratta c'è il dottor Paolo Santanché.
Lo sappiamo bene: l’addome è una delle zone di accumulo preferenziale sia maschili sia femminili.
Quando si tratta di un semplice accumulo di grasso, una semplice liposuzione può risolvere brillantemente il problema. Quando però all’accumulo adiposo si aggiunge anche il rilassamento della cute, tipico dopo un forte dimagrimento o dopo una gravidanza, è necessario ricorrere all’addominoplastica.
Questa pratica estetica può essere di due tipi, a seconda del tipo di rilassamento.
Quando tutta la parete addominale è rilassata, si ricorre alla dermolipectomia classica, che comporta la rimozione di tutto il lembo dermoadiposo che va dal limite superiore dei peli pubici all’ombelico. Il restante lembo che va dall’ombelico alle arcate costali viene disteso verso il basso fino a raggiungere l’incisione sovrapubica, dove verrà suturato. L’ombelico, che rimane solidale con la parete muscolare, sarà fatto uscire da un’incisione opportunamente praticata alla giusta altezza. Se necessario si esegue anche una plastica dei muscoli retti dell’addome.
L’intervento deve essere eseguito in anestesia generale e comporta un ricovero di un paio di giorni.
Quando, invece, il rilassamento cutaneo è prevalentemente localizzato nella zona dall’ombelico al pube, può essere sufficiente una mini-dermolipectomia senza trasposizione ombelicale, cioè viene distesa solo la parte di cute che va dal margine superiore dei peli pubici all’ombelico. L’intervento, a seconda dell’entità, può richiedere l’anestesia generale o più semplicemente una sedazione e può essere eseguito in day-surgery.
Autore e Regia: Claudio Lucca
Operatore: Maurizio Poletti
Montaggio: Claudio Lucca
Producer: Michele Rossi
Assistente di produzione: Claudiu Rednic