Qual è l'olio migliore per preparare piatti ricchi di gusto senza rinunciare alla salute? Risponde la nutrizionista Lucilla Titta.
Sicuramente l’olio migliore, vista anche la nostra appartenenza all’area mediterranea, è quello extravergine di oliva, ricco in acidi grassi, antiossidanti e vitamine che hanno un ruolo protettivo nei confronti delle malattie cardiache, del metabolismo e, sembra, anche di alcune forme di tumore.
Tra l’altro l’acido oleico presente nell’olio ha due grandi vantaggi:
- Fa diminuire nel sangue il livello di lipoproteine a bassa densità, che trasportano quella parte di colesterolo "cattivo" che tende a permanere nel sangue e a depositarsi sulle pareti delle arterie
- Non modifica – o addirittura – fa aumentare i livelli delle lipoproteine HDL, ovvero il colesterolo “buono”, che operano per rimuovere il colesterolo dal sangue e dai depositi delle arterie e per avviarlo alla eliminazione.
Si può consumare sia crudo sia cotto, perché anche alle alte temperature non perde completamente le sue qualità.
La dose giusta? 5-6 cucchiai al giorno per un uomo e 4-5 per una donna. In pratica il condimento per una bruschetta, una porzione di verdure crude e due porzioni di verdure cotte.
Infine, anche se siamo abituati a pensare che gli alimenti fonte di grassi cattivi siano prevalentemente prodotti di origine animale (formaggi stagionati, latte intero, panna, burro, carni grasse, salumi, salsicce), in realtà fanno parte di questo gruppo anche alcuni oli vegetali: come olio di palma e olio di cocco.
Questi due tipi di olio, infatti, sono molto ricchi di grassi saturi e sappiamo che elevati tenori di grassi saturi nella dieta tendono a far innalzare il livello di trigliceridi e colesterolo nel sangue, entrambi noti fattori di rischio per le patologie cardiovascolari. È per questo motivo che se ne sconsiglia il consumo.
Regia: Valentina Mele
Dop: Claudio Lucca
Montaggio: Marta Rossi
Assistente di produzione: Claudio Rednic
Producer: Michele Rossi