Per Clelia d'Onofrio la passione per la cucina è un fatto ereditario. In questa intervista ci parla dei primi sapori che l'hanno emozionata e di quelli che, invece, ha imparato ad apprezzare col tempo.
Direi che la passione per la cucina è un fatto ereditario, mamma bravissima per dono di natura, papà gourmet, un parentado in gara, tra le varie zie, a chi cucinasse meglio, per cui ho imparato a mangiare, ma non mi piace tutto.
So fare le mie scelte. Ma soprattutto quello che io ricordo sono i primi sapori che mi hanno emozionato quand'ero molto piccola. Primo fra tutti l'uovo al tegamino con il tartufo e poi, man mano che si diventava più grandi, tra i dolci, il babà.
Una cosa che invece rifiutavo da bambina ma che da grande gusto con molto piacere è il minestrone, quello alla milanese, un po' tiepido, con il filo d'olio sopra.