7 cose sulla carbonara che forse non sapevi

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<p>Comunque, nella storia del piatto, l’America c’entra eccome. Siamo a Riccione, è 22 settembre del 1944, in piena Seconda Guerra Mondiale. Il cuoco <strong>Renato Gualandi</strong> deve preparare un pranzo per l’incontro tra l'Ottava Armata inglese e la Quinta Armata americana. Gli americani gli mettono a disposizione guanciale, polvere di tuorlo d’uovo, pancetta e crema di latte. Lui unisce tutto, ci aggiunge un po’ di pepe nero e via. Gli spaghetti vengono un po’ bavosetti, dando vita a quella <em>recherche</em> della cremosità perduta che tormenterà chef e cuochi di tutto il mondo negli anni a venire.</p>

LE ORIGINI/3 - Comunque, nella storia del piatto, l’America c’entra eccome. Siamo a Riccione, è 22 settembre del 1944, in piena Seconda Guerra Mondiale. Il cuoco Renato Gualandi deve preparare un pranzo per l’incontro tra l'Ottava Armata inglese e la Quinta Armata americana. Gli americani gli mettono a disposizione guanciale, polvere di tuorlo d’uovo, pancetta e crema di latte. Lui unisce tutto, ci aggiunge un po’ di pepe nero e via. Gli spaghetti vengono un po’ bavosetti, dando vita a quella recherche della cremosità perduta che tormenterà chef e cuochi di tutto il mondo negli anni a venire. - yuragolub - 123RF