L'orgasmo è un pensiero che non si dovrebbe avere. Se vogliamo raggiungerlo. Parola della nostra Sex&Love Teller Lucrezia Holly Paci.
Fate l’amore, non fate la guerra, recita un detto. Ma a volte, in intimità, potremmo dire: fate l’amore, non fate la gara. Spesso si parla di ansia da prestazione, del fare cilecca per l’uomo o della difficoltà a raggiungere l’orgasmo per la donna.
Che dire, invece, di quelle volte in cui la dimensione sessuale viene vista come un campo di gara?
C’è chi vive la sessualità in modo narcisistico. Capita, per esempio, che lui voglia portare lei all’orgasmo X volte, non tanto per darle piacere, quanto per autocompiacersi. O che le chieda se il sesso con lui sia migliore di quello avuto con altri.
Viceversa capita anche che lei voglia “affrettarsi” a raggiungere l’orgasmo per sentirsi, in questo senso, “più sicura” e “sessualmente ok”. O che addirittura ne finga diversi e si richiuda in se stessa per non mostrare le proprie difficoltà a raggiungere il piacere.
Questi profili potrebbero sembrare sicuri, ma in realtà usano la prestazione sessuale come uno strumento di rinforzo per mascherare le proprie insicurezze.
Il sesso diventa una gara atletica, in cui chi fa più punti vince. L’intimità non viene vissuta in modo naturale ma come uno sport individualistico: ognuno gioca da solo e tiene il conteggio delle proprie capacità. Si potrebbe dire che si fa sesso attraverso l’altro e non insieme all’altro.
La domanda è: cosa accadrebbe se si uscisse dalla dimensione del controllo e si vivesse la sessualità in modo spontaneo, mettendo a nudo i propri bisogni – anziché gli apparenti punti di forza – davanti al partner?
Il narcisista a letto non chiede mai e fatica a mostrare la propria tenerezza. Se lo fa, è per avere conferme o per autogratificarsi, in modo manipolatorio. Vale per lei, vale per lui. Quando l’orgasmo diventa la medaglia da vincere, il corpo non si permette di vivere la propria sensibilità e si separa dalle emozioni per essere tenuto sotto controllo e performare meglio.
L’orgasmo è un pensiero che non si dovrebbe avere. “Se mi lascio andare, vengo subito” è una preoccupazione propria di chi è sessualmente insicuro.
Quando siamo concentrati a dimostrare e a esibire, anziché essere aperti a mostrarci e a sentire l’altro, l’orgasmo simultaneo è difficilmente raggiungibile.
Solo quando facciamo l’amore INSIEME all’altro possiamo sperimentare un piacere condiviso. Più siamo connessi al nostro corpo, più possiamo entrare in risonanza con quello del partner. L’ideale è sperimentare una condizione del tipo: “provo piacere attraverso di me e insieme a te”.
Sentirsi è la condizione essenziale: sentire le vibrazioni emotive del corpo e quanto le proprie vibrazioni interagiscono con quelle dell’altro. Allora darà piacere anche a noi che l’altro provi piacere: non per un’esigenza narcisistica ma per una dimensione intima che finalmente viene condivisa.
Un po’ come dirsi: “io e te siamo una macchina sessuale unica e ciò che muove te, di riflesso, muove anche me”.
L’orgasmo simultaneo è possibile a condizione che non si pensi a raggiungerlo. Il vero piacere è quello a cui si arriva senza pensare di dover provare o dare all’altro “in tempi e modi X”.
Lasciarsi andare in intimità è un importante atto di fiducia e un passaggio che apre le porte a una conoscenza più autentica e profonda. Quando riusciamo ad aprirci totalmente, allora abbiamo vinto. Insieme.
Autore
Claudio Lucca
Regia
Claudio Lucca
DoP
Claudio Lucca
Montaggio
Claudio Lucca
Operatori
Claudio Lucca e Valentina Mele
Assistente di Produzione
Claudiu Rednic
Producer
Michele Rossi