Ma siamo davvero consapevoli dell'utilizzo dei social e di internet? E la cosa cambia se abbiamo 20 o 60 anni?
I ragazzi di oggi, e probabilmente anche molti adulti, non vogliono più fare a meno del cellulare, in particolare, dei social network. Postano foto, scattano e condividono selfie, mettono like e trascorrono ore davanti allo schermo.
Social network e consapevolezza
Condividere la propria vita e le proprie esperienze sui social network è ormai abitudine non soltanto tra gli adolescenti, ma anche tra gli adulti di tutto il mondo. Ma siamo davvero consapevoli dell'utilizzo dei social e di internet? E la cosa cambia se abbiamo 20 o 60 anni?
Le Magnifiche Perennial provano a rispondere a questi quesiti.
Vittime o carnefici
E' Paola ad aprire il discorso, portando all'attenzione delle sue fedeli compagne una questione di non così semplice risoluzione. I social network danno l'impressione di muoversi in un ambiente intimo, quasi riservato, ma è chiaro che così non è. Tutti possono vedere ciò che scegliamo di condividere, dagli amici ai futuri/probabili datori di lavoro.
"Le ragazzine che si fanno fotografare in bagno con gli slippini, messe tutte da gara con le chiappette in vista. Mi domando se sono consapevoli di questo. Quante studentesse mettono queste foto e il giorno dopo il professore che le interroga, che è un uomo prima di essere un professore, sa di quella foto [...] O pensate se una ragazza fa un colloquio di lavoro e chi le fa il colloquio ha visto le foto" - Paola
Le sue compagne, Isa e Marilli, però, la pensano in modo totalmente opposto e non riescono proprio a vedere quelle "conseguenze gravi" di cui parla Paola.
"Che palle Paola! Mamma mia, si mettono tutte lì davanti, si fotografano, te lo assicuro. Tutte le ragazze, e non solo, anche i ragazzi, si mettono davanti allo specchio a farsi dei gran selfie.E' così, fattene una ragione!" - Isa
"Al colloquio vanno a vedere la foto che mette? Eh, tutti si fregheranno le mani e diranno assumiamola perchè è un figaccione" - Isa
Per Paola quest'affermazione non è per nulla fondata, vera e inizia a dubitare che il mondo che lei abita e respira ogni giorno, non sia lo stesso della sua amica Isa.
Marilli, invece, concorda con Isa, anzi, ribalta totalmente la visione vittima-protagonista di Paola.
"Secndo me la ragazzina lo sa che la vedono ed è contenta di farlo. Magari pensa anche che prende un 30 perchè il professore l'ha vista".
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