Gender fluid: chi non si riconosce in nessuno dei due generi o rifiuta qualsiasi categorizzazione di genere. Cosa ne penseranno le Magnifiche Perennial?
Proviamo a pensare ad un filo molto spesso con tanti nodi che iniziano da un estremo e finiscono in un altro. Al nodo presente all'estremità sinistra ci sono tutti coloro che si rispecchiano nell’identità di genere maschile, a quello all'estremità destra, tutte coloro che ritengono che la propria identità di genere sia femminile. Nel mezzo, tantissimi altri nodi: sono tutte quelle persone che escono fuori dal binario dell'identità di genere, talvolta abbracciando le due estremità, talvolta allontanandosene del tutto.
Identità sessuale fluida: lo è davvero?
Una ricerca britannica sugli under 25 ha evidenziato che il 49% dei giovani inglesi si definisce fluido, cioè naviga nello spettro delle identità, abbracciandole secondo quel che sente rappresentare al meglio il proprio io in un dato periodo di tempo. E allora, maschio o femmina sono soltanto degli stereotipi? L'identità sessuale è davvero fluida?
Ne abbiamo parlato con Marilli, Paola e Isabella per cercare di capire il loro punto di vista. Si tratta delle tre donne che hanno dato vita al progetto Magnifiche Perennial, dedicato a tutte quelle che, come loro, non hanno una data di scadenza.
Parola d'ordine: informazione
Nell'attuale contesto storico, in cui ancora troppe persone non sanno, avere una chiara idea, con tanto di spiegazione precisa, su cosa significhi essere gender fluid, aiuterebbe sicuramente, secondo le nostre Perennial, a comprendere e a vedere il mondo fuori dal binario uomo-donna.
"Moltissime persone della nostra età o anche più giovani o bambini che ancora devono crescere non hanno nessuna idea di tutto questo discorso di genere, di sesso, di personalità, di tutto quello di cui stiamo parlando", spiega Marilli.
E questo perché è "un argomento difficile da trattare" in una società che fatica a comprendere, che sembra non essere pronta e che troppo spesso risponde con la violenza a ciò che non conosce, spiega Isa.
C'è bisogno di parlare, informare, far conoscere realtà che esistono per far crollare il muro dell'ignoranza perché, come spiega Marilli, "mettere la testa sotto alla sabbia come gli struzzi, non serve a nulla".
"Ognuno di noi ha il diritto di stare bene nei propri panni", afferma Paola. É giusto e doveroso che tutti vengano rispettati e rappresentati al meglio nella società in cui vivono, dal primo all'ultimo nodo del filo, da chi si sente donna o uomo al 100% a chi non si riconosce in nessuno dei due generi.