Ci sono intrecci talmente intricati da farci perdere il sonno. Ce ne sono altri, morbidi e profumati, che sono decisamente meglio. Come la babka, spiegata da Cucinare Stanca.
Ci sono intrecci talmente intricati da farci perdere il sonno. Ce ne sono altri, morbidi e profumati, che sono decisamente meglio. Come la babka, spiegata da Cucinare Stanca.Io mi sa che non capisco più niente, ma per capirlo, ho avuto un momento di consapevolezza per un’ora ieri pomeriggio e poi sono tornata così, nel mio stato di persona che non capisce più niente.
Io per mia deformazione esistenziale (sì ho usato sta parola, me ne pentirò), parto sempre dal presupposto di avere torto. Non nego che riesco poi a fare una serie di esercizi logici che mi portano, alla fine della giornata, a dirmi che invece ho ragione, se no non riesco a dormire, ma in questo periodo non riesco a farlo più bene. Mi manca la logica e mi manca la forza. Forse perché non dormo più.
L’insonnia è una cosa che non mi ha mai riguardato, così come non mi ha mai riguardato il tentativo degli altri di manipolarmi in un discorso. Perché la manipolazione la conosco così bene che potrei descriverne l’odore: saprebbe di qualcosa di rassicurante come il sugo, di pungente come il sudore e come la paura, di amaro, tipo il Valium. E la conosco così bene che il mio corpo la sente arrivare senza aver bisogno di sentire la prima parola dell’altro (ho fatto esercizio per 34 anni).
Il sonno che invenzione è? Forse è la dimostrazione dell’esistenza di Dio, di qualcuno che ci vuole bene come un padre e sa che in qualche modo una pausa ci va concessa. È una condizione nuova per me e che non so maneggiare, che il mio corpo non sostiene, e dietro al mio corpo la mia testa, che, per ripetermi, non capisce più niente. L’assenza di sonno mi fa stupire di ogni cosa, in negativo. Mi fa sentire sconvolta per la minima cosa, e mi ha fatto fare un grave errore qualche giorno fa.
L'intreccio: una lezione da non scordare mai
L’intreccio e la fabula li studiamo al primo anno di liceo, ma forse è troppo presto per ricordarsi la differenza per sempre: la fabula è l’ordine cronologico di un racconto, l’intreccio è come il narratore o l’autore della storia decide di proporli e organizzarli. Che è molto diverso. Non ve lo dimenticate mai, cocority. Io spero sempre di ascoltare una fabula, o anche che l’intreccio sia dichiarato e comprensibile. Invece a volte non è così, ma se uno non dorme può non accorgersene.
Amen.
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Adesso incapacy miei facciamo questa maledetta babka, che di intrecci si nutre, ma se la manipolazione avesse un profumo davvero, non sarebbe il suo.