Il konjac è una radice originaria della zona subtropicale orientale asiatica. Il suo nome scientifico è amorphophallus konjac ed è conosciuto anche con il nome di patata konjak o lingua del diavolo.
Le sue origini sono antichissime se si pensa che in Cina e Giappone viene coltivato ed utilizzato da oltre 2000 anni come verdura, farina e addensante alimentare. Da questa radice, inoltre, si ricava anche una gelatina vegetariana, prodotti idratanti per il viso e una pasta ipocalorica.
Tuttavia, è bene sapere che il konjac è un anche integratore alimentare indicato in caso di particolari disturbi digestivi. Si presenta come un tubero che può raggiungere peso e dimensioni elevate e che cresce ad alta quota.
La pasta di konjac contiene glucomannano che a contatto con l’acqua aumenta il proprio volume determinando il senso di sazietà. Ha molteplici proprietà benefiche: favorisce il transito intestinale e la perdita di peso e aiuta a ridurre il colesterolo.
E non è tutto: questo alimento è ipocalorico (si pensi che 100 grammi di pasta di konjac contengono un massimo di 20 calorie), nutriente, ricco di fibre e di minerali come calcio, fosforo, ferro, zinco, manganese, cromo e rame. Inoltre non contiene glutine e lattosio ed è indicato sia per diabetici che per celiaci, ma anche per chi soffre di intestino pigro.
Nella medicina popolare, inoltre, la radice di konjac e le sue foglie vengono utilizzata da secoli anche per curare in modo naturale asma, tosse, ernie, ustioni, sfoghi cutanei e punture d’insetto.
La farina di konjac si prepara utilizzano la radice matura che viene raccolta, cotta e successivamente sbucciata, essiccata e macinata.
I vermicelli di konjac (shiratake) si possono acquistare già immersi in un liquido gelatinoso o secchi. Il loro colore è quasi trasparente, il sapore neutro e non scuociono, dal momento che non contengono elementi farinosi o glutinosi.