Cosa succede quando iniziamo a fare chiamate casuali per addolcire la giornata di qualcuno ...
Non trovate anche voi che sia incredibilmente noioso restare soli con sé stessi? Ascoltarsi, seguire il filo dei propri pensieri e rendersi conto che sono talmente belli che non ha senso tenerseli per sé?
Così spesso scegliamo di condividerli con il mondo. Tenerli nella nostra testa sarebbe uno spreco.
Durante la quarantena a qualcuna di noi sarà capitato di chiamare numeri di telefono a caso e parlare con sconosciuti che si sentivano soli tanto quanto noi. Beh, la sindrome della crocerossina con gli uomini non ha mai funzionato, ma quella della buona samaritana... a volte la gente ha proprio bisogno di qualcuno come noi!
Vi è mai capitato che vi succedano delle cose proprio quando non le stavate cercando? Le stesse che vi svoltano la giornata. Tipo una zolletta di zucchero quando state per svenire. Cose così. Ecco: in questi giorni abbiamo fatto un po' di chiamate casuali, perché volevamo addolcire la giornata di qualcuno...
“Ciao, oggi la dea bendata ha scelto proprio te!”. E vai con il primo tu tu tu tu.
Ci hanno dato delle scocciatrici. Ché erano impegnati a commentare gli ultimi fatti di cronaca. Ché dovevano dire la loro su Silvia Romano. E sui vaccini. E sull'alta velocità, che ora si ricomincia a trottare. E sul consumo eccessivo di carne nel mondo. E sul 5G. E sui lavoratori stranieri nei campi. E sul reddito di cittadinanza, che il figlio doveva fare la domanda e dovevano giustamente aiutarlo a compilarla. E poi dovevano chiamare l'assicurazione: sì, sempre per il figlio, per la sua macchina nuova. Come pensate che possa andare a comprare i videogiochi altrimenti?
Coi mezzi pubblici?
Che poi? Cosa avranno da fare le persone per non voler parlare al telefono con noi? Non leggevano libri e non guardavano serie TV neanche prima. Che si sia risvegliato il gene da intellettuale e l'aspirazione mancata da regista? Potrebbero essere i primi effetti benefici della quarantena.
Per fortuna, l'estate passa in fretta e già la vediamo: una nuova quarantena. Un toc toc immaginario alla testa. La fine del lockdown dei pensieri. Il vaffa che sfiorisce.
“Ciao, so che c'è stato il primo nubifragio di ottobre, che Internet non funziona in tutta Italia e che non puoi commentare l'attualità sui social. Se vuoi possiamo parlarne al telefono. Perfetto, aspetta che prendo i pop corn”.
Video content specialist: Valentina Mele
Autrice e attrice: Laura Magni
Testi a corredo video: Maria Saia
Con la gentile collaborazione di Federica Ferrero