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Libri da leggere settembre: letture da cui ripartire per ispirarsi e riflettere

Da come scrivere il proprio romanzo a come cambiare il proprio rapporto con i soldi: ecco i titoli da leggere per farsi ispirare e ricominciare

Da come scrivere il proprio romanzo a come cambiare il proprio rapporto con i soldi: ecco i titoli da leggere per farsi ispirare e ricominciare

A settembre, quando si parla di ripartenza, non si può ignorare la necessità di fare ordine. Ma non parliamo solo di armadi o di cassetti (anche se, ehi, è sempre una buona idea). Si parla anche di ordine mentale, che deve tradursi in spazio per le emozioni e, perché no, nuove cose da imparare. Farsi ispirare da qualcosa o qualcuno è molto difficile. I social ci bombardano di stimoli senza però aiutarci a costruire conoscenze solide e strutturate. Ecco, dunque, che i cari, vecchi libri ci tornano in aiuto. Ecco cinque consigli di lettura - tra saggi e romanzi - per nutrire la mente e ripartire con slancio.

Cinque libri da leggere a settembre

Questi titoli non sono solo suggerimenti di lettura, ma piccoli strumenti di trasformazione personale. Ognuno, a suo modo, ci invita a fare i conti con ciò che abbiamo lasciato indietro e a guardare avanti con più consapevolezza. Settembre, dopotutto, non è soltanto il mese delle agende nuove e dei buoni propositi: è l’occasione per seminare idee capaci di accompagnarci per tutto l’anno.

“Quali soldi fanno la felicità?: Perché le donne non sono pagate abbastanza, e altre domande audaci” di Annalisa Monfreda (Feltrinelli, 2024)

Settembre non è solo ripartenza emotiva, ma anche pratica. Come pensiamo il nostro rapporto con il denaro, il lavoro e la società che ci circonda? Seguendo il filo della propria relazione incompiuta con i soldi, Annalisa Monfreda ne individua le radici nella sua storia familiare e in un modello socio-economico che, da una parte, monetizza il nostro valore e, dall’altra, ci educa a tacere l’argomento denaro.

Attraverso i microfoni del podcast “Rame”, dà voce a tante storie finanziarie, accompagnando il lettore in un viaggio illuminante sul mondo delle distorsioni economiche che viviamo quotidianamente: bollette che pesano, precariato che soffoca, diseguaglianze che si accumulano.

La fiducia che muove la scrittura del libro è la convinzione che possiamo cambiare la nostra relazione con i soldi. Perfetto per chi sente che settembre non può essere solo una nuova agenda da compilare, ma anche un momento per modificare rotta.

“Lo statuto delle lavoratrici” di Irene Soave (Bompiani, 2024)

Lo Statuto dei lavoratori è in vigore in Italia dal 1970. Irene Soave ne rivisita alcuni articoli leggendoli alla luce di quanto succede oggi alle donne e tra le donne nel mondo del lavoro. Ne viene fuori un saggio d’intervento sulla qualità del lavoro di tutti, a partire dal lavoro femminile.

Oltre a fotografare la collettiva disaffezione al lavoro attraverso domande come "abbiamo davvero tutti il burnout?" "Il lavoro flessibile davvero ci rende liberi?" "Davvero una puerpera su due deve considerare inevitabile abbandonare la vita attiva?", attraverso le storie raccolte torna indietro nel tempo e immagina un futuro possibile per il lavoro e il nostro rapporto con esso. 

“Tempo di ritorno: una storia di clima e fantasmi”" di Ferdinando Cotugno (Guanda, 2025)

Settembre è il mese in cui torniamo a chiederci: ma dove stiamo andando? E la domanda può avere un respiro più ampio, che va ben oltre noi stessi. I progetti evolutivi, le domande sulla vita e sull’umanità sono affrontati in modo brillante in questo che può essere etichettato come il primo romanzo familiare sul cambiamento climatico.

«Ogni storia familiare è smisurata e contiene l'intera umanità - scrive Cotugno - Abbiamo una sola opportunità di raccontarla, e non dovremmo sprecarla. Io la mia voglio usarla così, per cercare l'inizio della crisi climatica, l'Antropocene familiare». Così attraverso le storie di Ferdinando e Luigi, rispettivamente padre e figlio, e di Lucia e Giuseppina, rispettivamente madre e figlia, Cotugno disegna la sua storia familiare intrecciandola con la decadenza del pianeta.

“Bastava Chiedere! 10 storie di femminismo quotidiano” di Emma (Laterza, 2020)

La ripartenza dopo l'estate può essere un momento in cui decidere di mettere mano a quel macigno che ci pesa sempre addosso: il carico mentale. Emma, blogger francese divenuta famosa con questo fumetto, ci racconta cosa fare per alleggerire il peso e riequilibrare le responsabilità familiari. Gli uomini si difendono dietro l'imperituro "rimprovero" «bastava chiedere», come se le donne dovessero parcellizzare il progetto domestico a beneficio del partner (che invece dovrebbe essere un co-responsabile).

Questo è il fumetto femminista che ogni donna (e ogni uomo) dovrebbe leggere per rimettere in prospettiva cosa significa davvero creare una famiglia "gender gap free".

“Il romanzo che hai dentro” di Matteo B. Bianchi (Utet, 2025)

Tutti abbiamo una storia, ma sono pochi quelli che decidono davvero di scriverla. Spesso il romanzo della vita rimane solo un sogno nel cassetto. Matteo B. Bianchi ha fatto della scrittura autobiografica una cifra stilistica e ora dedica un libro proprio a trasformare la sua esperienza in consigli preziosi.

Non importa se stiamo scrivendo un testo privato, destinato solo alla famiglia e agli amici, o se inseguiamo il sogno di una pubblicazione: queste pagine potrebbero aiutarci a salvare la nostra storia dall'oblio. E quale miglior momento per farlo se non settembre, il vero Capodanno dell'anno?

Foto di apertura: Freepik