Torna nel 1959 e rivedi con noi il momento della nascita di Barbie, tra società e costume, ricordi e storie personali.
LA STORIA DEL COSTUME ATTRAVERSO LA BARBIE
9 marzo 2009. Barbie compie 50 anni.
Come succede a Capodanno. Si approfitta della ricorrenza, si coglie l'occasione per fermare i ricordi, fare bilanci, considerazioni, nuovi propositi. Capita anche prima, durante e dopo il soffio ad occhi chiusi sulle candeline, ad ogni compleanno che si rispetti.
E così, ogni fiamma sottile che danza tremando al fiato è un guizzo di donna che, divertita, riporta il pensiero ai tempi dei giochi. Le chiome da pettinare, curare e tagliare, non senza pentimento, gli abitini colorati da signorina educata, vanitosa e indipendente. Barbie, per molte bambine di diverse generazioni ha rappresentato lo specchio dell'immaginario, l'allenamento all'immaginazione e alla costruzione dell'essere donna. Ma non solo.Barbie non si è mai stancata di ascoltare l'eco del tempo, di muoversi silenziosamente nelle sinuosità che compongono la metamorfosi dello stile, del gusto, forse anche del senso comune, pur rimanendo fedele a una forma ormai inconfondibile. Quasi fosse diventata un archetipo dei tempi di oggi.
La ricorrenza diventa quindi un pretesto, la celebrazione una scusa per proporre un discorso che raccolga e sveli in immagini quel vortice sinuoso che ha dato forma al percorso di trasformazione della figura femminile, letto attraverso quel riflesso in miniatura intrappolato nel corpo e nel sorriso di Barbie.
Icone a confronto: il tempo, la Barbie e la mutazione femminile
Spesso oggi si riconduce la figura di Barbie al modello di donna bambola, spesso frivola e superficiale, a volte oca, a volte svampita.
Ci piacerebbe non dimenticare però che Barbie è stata per molti anni un silenzioso ma potentissimo esempio di emancipazione femminile.
Donna indipendente, nata modella e passata per numerosissime professioni, ha richiamato e assunto più volte, anche se in modo non dichiarato, le sembianze di alcune delle donne che hanno fatto epoca: dalla super model Bettina a Jaqueline Kennedy, da Veruscka, a Twiggy ...
Barbie poteva scegliere.
Così nasce la curiosità di indagare il mondo di Barbie in relazione alla storia del costume e dei cambiamenti sociali, riflettendo intorno alle dinamiche secondo cui l'esteriorità, il modo di proporre delle immagini, riflettono delle rivoluzioni di pensiero.
Il nuovo progetto di DeAbyDay racconta la relazione tra la rappresentazione dell'immaginario femminile di ogni epoca e il modo in cui la figura della Barbie si modifica in relazione ad essa.
Vari studiosi ed esperti legati ad ambiti diversi del sapere hanno partecipato alla costruzione di un'analisi a più voci, con l'intento di collocare Barbie all'interno della storia del costume e del cambiamento della società contemporanea. Parallelamente, una serie di "racconti" legati al modo in cui la Barbie è stata protagonista e compagna all'interno delle storie personali di ognuno di noi, ci regalano flash di ricordi, aneddoti, racconti di infanzia.
Un salto nel passato e uno sguardo al futuro in compagnia di una piccola grande donna, tanto amata, tanto criticata. La proiezione in plastica di sogni e fantasie di tante generazioni che ancora oggi non intende tramontare.
Autore
Valeria Spera
Regia
Valeria Spera
Interventi di
Antonio Russo, collezionista ed esperto di Barbie
Operatori
Valentina Mele
Valeria Spera
Montaggio
Valeria Spera
Consulenza editoriale
Daniela Ferrando
Si ringrazia
Mattel per i materiali forniti e Luisa Bianchi, consulente in comunicazione, per la collaborazione.
Giuseppe Compare
Galleria Il ritrovo di Rob Shazar
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