Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sul pastrami: cos'è, da dove viene e come si mangia.
Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sul pastrami: cos'è, da dove viene e come si mangia.Siamo abituati ad associarlo all’immagine di Meg Ryan che lo addenta in una delle scene più iconiche del cinema americano quando, in un memorabile dialogo con Billy Crystal, simula un orgasmo in un affollato locale di New York. Il pastrami, una delle delizie gastronomiche più conosciute della cucina mondiale, spicca per il suo sapore unico e la sua succosità.
Ma vi siete mai chiesti da dove provenga? Già, perché potreste rimanere quantomeno stupiti dalla risposta. Di seguito ne scopriamo di più, approfondendone le origini, la storia e la ricetta del pastrami da fare in casa.
Cos’è il pastrami
Andiamo per gradi: il pastrami è un tipo di carne affumicata e speziata tradizionalmente realizzata con il manzo. Si presenta come una sorta di carpaccio o prosciutto, affettato sottilmente e servito insieme a salse e verdure varie, principalmente cavolo e crauti, ma anche sottaceti misti come i famosi cetriolini. A chi si chieda che sapore ha non possiamo che rispondere di provarlo: non ha niente a che vedere con la carne che siamo abituati a mangiare, sa di affumicato e sapido.
Altrettanto gustoso è nella versione pastrmi sandwich, racchiuso all’interno di due semplici fette di pane di segale (nella versione tradizionale) e mangiato come un panino. Contrariamente a quanto si possa pensare, come stiamo per approfondire, il pastrami è una ricetta rumena. E’ americana solo di adozione.
Origini del pastrami
Per comprendere il pastrami, è necessario fare un salto nel tempo e nello spazio, fino all'Europa orientale del XVII secolo. Questa preparazione vanta radici nelle culture ebraiche e rumene, ed è strettamente legata alla conservazione della carne prima dell'introduzione della refrigerazione moderna. Per poter rimanere commestibile per lunghi periodi, questa veniva dapprima strofinata con spezie e sali, poi affumicata ed essiccata. Cosa significa pastrami? Come Wikipedia insegna, “Il termine deriva dal turco pastırma, a sua volta derivato dal verbo turco bastırma che significa "premere".
Con l'arrivo dei primi ebrei ashkenaziti negli Stati Uniti nel tardo XIX secolo, il pastrami ha iniziato a diffondersi in America, diventando un'iconica specialità gastronomica della cucina ebraica nella città di New York (insieme ai bagels, tra l'altro).
Pastrami, ricetta home made
La preparazione del pastrami richiede tempo, pazienza e un profondo rispetto per il processo. A rendere la carne così morbida e saporita sono l’aromatizzazione data dalle spezie e la lunga cottura. Se il metodo tradizionale comprende anche l'affumicatura a legna, ci rendiamo conto che tra le mura domestiche non tutti possono metterla in pratica, per cui la ricetta del pastrami fatto in casa prevede una cottura in forno.
Niente paura, però, perché con qualche piccolo accorgimento, come l'utilizzo delle spezie giuste e, se vogliamo, l'inserimento in forno di trucioli di legno (come vi spieghiamo nel procedimento) si può ottenere un risultato altrettanto soddisfacente.
A chi si chiede come condirlo, il pastrami raggiunge il suo inconfondibile sapore con un preciso mix di spezie (tra le quali vi consigliamo di non far mancare la paprika affumicata). Bene, fatte le dovute premesse, passiamo a ingredienti e procedimento step by step.