L'orgoglio del bignè, fiero di se stesso, che, dopo una ricetta travagliata e sofferta, ha tutto il diritto di sfilare coi suoi compagni di teglia, come vogliono loro.
L'orgoglio del bignè, fiero di se stesso, che, dopo una ricetta travagliata e sofferta, ha tutto il diritto di sfilare coi suoi compagni di teglia, come vogliono loro.Ciao Incapacy,
lo sapete perché a giugno si celebra il mese del pride?
Sicuramente no, ve lo dico io, si ricordano gli arresti avvenuti nel 1969 allo Stonewall In, un locale di New York, frequentato da omosessuali.
Dice ma stiamo a ricordare una cosa successa più di 50 anni fa? Eh sì, stiamo ricordando una cosa di 50 anni fa, perché? Perché, sebbene qualcosa si sia mosso, siamo molto lontani dalla sufficienza.
Pensatevi al Muccassassina, una sera state bevendo un bel gin tonic, a un certo punto entrano le guardie, vi menano e vi portano a Regina Coeli, vi sembra assurdo? Vi è mai capitato?
Non penso, ma attenzione a definirlo un evento assurdo, perché la violenza non è solo una questione di manganello e gabbio e l’assurdo riserva sempre molte sorprese.
Ma se vi sembra assurdo, lo sapete perché? Perché questa cosa non ha fatto mai parte della vostra quotidianità, perché qualcuno si è battuto per fare in modo che in un locale non venissero le forze dell’ordine, pagate da voi, per menarvi.
I diritti negati sono un problema che riguarda tutti
Direte: Sì ma io non sono omosessuale!
Ma cosa significa essere omosessuali?
Significa essere biondo, essere una persona che ama vestirsi di nero, essere disabile, essere riccio o un po’ miope, anche un po’ astigmatico. Non mi guardate così!
Significa avere una caratteristica, appartenere a una categoria che, per diversi motivi, è stato deciso di non tutelare.
Ma se domani decidessero di non tutelare più le persone ricce, se dicessero «i ricci non si sposano più», i ricci non vanno al ristorante, i ricci devono essere chiusi in dei campi di lavoro finché non diventano lisci, al massimo coi boccoli, vi fa paura? A me sì, anche se ho dei capelli stupendi.
Il detto “oggi a noi domani a voi” non è una minaccia, è una previsione, che, se ci pensate, non è così improbabile.
La limitazione del diritto è una valle nebbiosa, della quale non capite i limiti finché non ce li avete a un millimetro dalla vostra faccia. Ma allora non sarebbe meglio non comprimere la tutela di qualcuno (perché un giorno, quel qualcuno potreste essere voi), nei modi più impensabili e più inimmaginabili, invece di aspettare di trovarvi faccia a faccia con un’ingiustizia?
Ok, i miei esempi possono essere assurdi ma voglio solo farvi capire che i diritti non sono dei gettoni che valgono solo una volta, per delle persone o categorie di persone. La garanzia dei diritti è un sistema che tutela tutti, anche categorie che ancora non sono state create, tutela anche chi crede di non averne bisogno, perché nato dalla parte fortunata del mondo in partenza (perché finire dall’altra parte è n’attimo). E vi assicuro che condurre una vita serena e soddisfacente, dalla parte meno tutelata del mondo non è cosa di tutti e, come minimo, andrebbe celebrata 365 giorni l’anno.
La vita, dura e orgogliosa, dei bignè alla crema
Capiamo meglio questo concetto mentre facciamo i bignè alla crema.