Procedimento
Per preparare a casa il bicerin torinese bisogna procedere così:
- Preparate la cioccolata calda: deve essere cremosa, densa e vellutata.
- Versate la cioccolata sul fondo di un bicchiere di vetro trasparente.
- Aggiungete il caffè espresso versandolo delicatamente, preferibilmente con una piccola brocca per non rompere gli strati.
- Completate con la crema di latte, fatta cadere lentamente per creare l’ultimo strato bianco.
- Non mescolate: il bicerin va gustato così com’è.
Consigli per la preparazione
Per un bicerin impeccabile, prestate attenzione alla scelta degli ingredienti, che devono essere di qualità. E, quindi, preparate una cioccolata con almeno il 60–70% di cacao. In quanto al caffè, usate un espresso corto, intenso, ottenuto con una miscela aromatica, come quelle classiche torinesi. Veniamo alla crema di latte.
Non usate la panna montata zuccherata: nella ricetta tradizionale la parte bianca deve essere delicata e non invadente. In quanto al servizio, utilizzate un bicchiere di vetro spesso, preferibilmente conico.
- Fate riposare la cioccolata 1–2 minuti prima di aggiungere il caffè.
- Versate gli strati lentamente, usando un cucchiaio capovolto per evitare brusche cadute.
- Non mescolate.
Varianti del bicerin classico
Naturalmente, con il tempo, sono state ideate diverse varianti del bicerin che, però, si discostano dalla ricetta originale (e che i puristi spesso non approvano). Potete trovarle in alcuni caffè torinesi.
- Ad iniziare dal bicerin freddo, una sorta di versione estiva che si gusta fredda, appunto.
- C’è poi il bicerin con panna montata, amato dai turisti, un po' meno dai locali in quanto meno fedele alla tradizione. In questo caso, la panna è zuccherata e rende la bevanda più dolce.
- C'è anche il bicerin al fondente extra: a base di cioccolato all’80–90%, per un gusto più amaro.
- O il bicerin speziato, al quale vengono aggiunte cannella, cardamomo o scorza d’arancia direttamente alla cioccolata.
- Naturalmente non poteva mancare la variante al pistacchio del bicerin, che sostituisce la cioccolata con della pasta o crema di pistacchio. Si prepara facendo sciogliere la crema o la pasta di pistacchio con il latte caldo, poi si aggiungono espresso e crema di latte.
Bicerin di gianduiotto
Una variante amatissima è il bicerin di gianduiotto, ispirato al celebre cioccolatino nato proprio a Torino nel 1865. La struttura è la stessa del bicerin tradizionale, ma la parte al cioccolato viene sostituita o arricchita da una crema ottenuta sciogliendo gianduiotti in latte o panna. Per prepararlo vi basta fare sciogliere 2–3 gianduiotti in un pentolino con un cucchiaio di latte. E usare questa crema come base al posto della cioccolata. Aggiungete l’espresso e la crema di latte come nella ricetta originale. È una variante più dolce, più morbida e dal tipico aroma di nocciola Piemonte IGP.
Bicerin liquore
Esiste anche una versione alcolica. Si tratta del liquore Bicerin, registrato e commercializzato da diverse aziende storiche piemontesi. È un liquore cremoso a base di cioccolato, caffè e latte, con una gradazione intorno al 15–17%. Non va confuso con la bevanda calda: è un prodotto a sé stante, perfetto come digestivo, per aromatizzare i dolci, per arricchire gelati e semifreddi.
Bicerin: un po' di storia
Ora che abbiamo scoperto come preparare questa golosa bevanda calda, cerchiamo di capire meglio cos’è il bicerin. Come già anticipato, si tratta di una storica bevanda calda torinese a base di caffè espresso, cioccolata calda e crema di latte. La sua particolarità sta nel fatto che gli strati non devono essere mescolati, ma rimanere ben distinti nel bicchiere, che in dialetto piemontese si chiama proprio “bicerin”.
La bevanda nasce nel Settecento come evoluzione della “bavareisa”, un composto più leggero a base di caffè, latte e cioccolato. La forma moderna del bicerin è stata codificata nell’Ottocento, soprattutto grazie al celebre locale “Al Bicerin” in piazza della Consolata.
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Come e quando si beve il bicerin
Il bicerin va bevuto sempre caldo, appena preparato. A Torino viene consumato: a colazione; a merenda, magari accompagnato con dei baci di dama; più in generale in inverno, come coccola calda durante le passeggiate nel centro storico; come alternativa al dessert dopo un pranzo o una cena.
E’ sicuramente tra le esperienze obbligatorie per chi visita la città, al pari della Mole e del Museo Egizio.
Conservazione
Il bicerin non si conserva: deve essere bevuto appena fatto perché la stratificazione si perde con il tempo e i liquidi si mescolano. Inoltre, va bevuto caldo, per approfittare al meglio dei sapori e degli aromi di questa bevanda, vera coccola per il palato.
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