Procedimento:
- Passate uno spicchio di lime lungo il bordo del bicchiere e immergetelo nel sale per creare un bordo omogeneo.
- In uno shaker, unite tequila, succo di lime e, se vi piace, un cucchiaino di zucchero. Agitate bene per amalgamare gli ingredienti.
- Versate il contenuto dello shaker nel bicchiere preparato, aggiungete del ghiaccio e completate con la soda al pompelmo.
- Decorate con uno spicchio di lime o una fettina di pompelmo.
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Consigli per la preparazione
Il Paloma è un cocktail semplice ma complesso dal punto di vista aromatico. E altamente personalizzabile grazie alle numerose varianti di tequila e soda al pompelmo esistenti. Ma non solo. Nella ricetta tradizionale si usa la tequila Blanco, che viene imbottigliata subito dopo la distillazione. E’ incolore ed è la tipologia che spicca per il sapore più puro. Sono sconsigliate quelle invecchiate, che sviluppano un sapore affumicato che andrebbe a prevalere su quello degli agrumi.
Se usate lo zucchero, potete sostituirlo con sciroppo d'agave o miele. Oppure, non usare alcuno tra questi ingredienti ma sostituire la soda al pompelmo con uno sciroppo al gusto di pompelmo per renderlo il cocktail più dolce e meno aspro.
Nulla vi vieta, specie in vista di una serata in compagnia di molti amici, di cedere al succo di pompelmo già spremuto. Anche se, laddove possibile, ricordate che il pompelmo e il lime appena spremuti hanno un sapore migliore rispetto a quelli confezionati.
Infine, se non volete sporcare lo shaker, sappiate che potete preparare il cocktail direttamente nel bicchiere con ghiaccio.
Storia del Paloma cocktail
Perché si chiama Paloma? Nonostante la sua popolarità, le origini e la storia del cocktail rimangono avvolte nel mistero. Si ritiene che il nome "Paloma" (che significa "colomba" in spagnolo) derivi da una canzone popolare messicana del XIX secolo, intitolata La Paloma, appunto. Potrebbe essere questo legame con la tradizione musicale del luogo a spiegare il fascino che il cocktail ha nel suo Paese d'origine.
Alcuni esperti in fatto di mixologia attribuiscono l'invenzione del Paloma a Don Javier Delgado Corona, proprietario del leggendario bar La Capilla a Tequila, nello stato di Jalisco, in Messico. Ma non ci sono prove definitive a confermare questa teoria. Quello che è certo, è che il Paloma è, oggi, una bevanda iconica, considerata da molti una valida alternativa al Margarita.
Gradazione alcolica del Paloma
La gradazione del Paloma dipende dalla tequila utilizzata e dalla quantità di soda o succo di pompelmo aggiunta. Solitamente, la tequila ha una gradazione che varia tra il 35% e il 40%. Calcolando le proporzioni tipiche della ricetta:
- Tequila: 60 ml di tequila (35-40% di alcol)
- Soda al pompelmo: 120 ml di soda (0% alcol)
i gradi del Paloma cocktail sarebbero da stimare tra il 10% e il 12%. E’ dunque un drink moderatamente alcolico, perfetto per essere gustato anche nell’ambito di un aperitivo con amici senza risultare troppo pesante.
Varianti del paloma cocktail
Oltre alla versione classica, ci sono diverse varianti interessanti, sia alcoliche che analcoliche, di questa bevanda. Il Paloma spritz, ad esempio, una versione più leggera e frizzante del classico. Per prepararlo procuratevi: 45 ml di tequila, 90 ml di succo di pompelmo fresco (o soda al pompelmo), 60 ml di prosecco, 15 ml di sciroppo d’agave.
Se non amate gli alcolici, ma non volete rinunciare alla freschezza di questo drink, perché non provare il Paloma analcolico? Eliminate la tequila e usate solo il succo di pompelmo, quello di lime fresco, lo sciroppo d’agave e la soda o l’acqua tonica
Quali cocktail si fanno con la tequila
La tequila è l'ingrediente principe di numerosi cocktail. Tra i più celebri c'è naturalmente la Margarita, che si prepara con tequila, triple sec e succo di lime, servita con sale sul bordo del bicchiere. Il Tequila Sunrise mixa invece tequila, succo d'arancia e granatina. Il Tequila Sour unisce tequila, succo di lime, sciroppo di zucchero e albume. Interessante, e leggermente piccante, è lo Spicy Margarita, con jalapeño.
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