Procedimento
- Trasferite il baccalà in una pentola capiente, copritelo con acqua fredda leggermente salata ed accendete la fiamma. Portate ad ebollizione e fate cuocere per circa 20 minuti insieme a mezzo limone e due foglie di alloro.
- Man mano che il pesce cuoce, mantecatelo schiacciandolo con un cucchiaio di legno o, se preferite, con una planetaria (alcune ricette prevedono il ricorso al frullatore ad immersione, che si discosta, però, dal metodo originale), versando a filo l’olio e lasciando montare il composto fino ad ottenere una crema compatta ed omogenea.
- Ricordate che la quantità di olio necessaria non è quantificabile a priori, ma è quella richiesta dalla qualità del pesce usato. Per questo motivo, è inutile andare alla ricerca di una ricetta del baccalà mantecato light, a meno che non siate pronti ad ottenere una pietanza che con l’originale abbia poco da spartire.
- A fine preparazione, insaporite con sale e pepe e guarnite con prezzemolo tritato. Quindi servite.
5 modi per gustare il baccalà mantecato
Come abbinare il baccalà mantecato? Trattandosi di una delizia versatile, si può gustare in diversi modi, tutti capaci di farcelo assaporare in maniera impeccabile. Se tradizionalmente viene servito come antipasto o aperitivo, nulla vieta di proporlo come piatto principale, insieme ad altri contorni.
Crostini
Potete spalmarlo su crostini di pane tostato e servirlo come antipasto o aperitivo. Magari insieme ad uno Spritz nell’ambito di un apericena.
Polenta
E’ perfetto per accompagnare la polenta, servita morbida o fritta. Potete scegliere sia la polenta tradizionale che quella bianca o, per un effetto più rustico, anche la taragna.
Pasta
Perché non usarlo, ancora, come condimento per la pasta? Vi basterà diluirlo appena con dell'acqua di cottura della stessa per ottenere una salsa cremosa che andrà ad avvolgere penne, spaghetti & Co.
Panini
Che ne dite, ancora, di utilizzare il baccalà mantecato come farcitura per panini o piadine, aggiungendo pomodori secchi, olive nere, rucola e altre verdure a piacere?
Risotto
Sulla stessa scia della pasta, il baccalà mantecato si può abbinare anche ai risotti. Unite pomodorini, zeste di limone o panna, a seconda dei vostri gusti.
Quanto si può conservare il baccalà mantecato?
A chi si chieda, infine, per quanto si può conservare, il baccalà mantecato si può porre in frigorifero per un massimo di 3-4 giorni. Tuttavia, è importante inserirlo all’interno di un contenitore ermetico dotato di coperchio o sigillato con pellicola trasparente, in modo da prevenire la proliferazione batterica.
In alternativa, si può anche congelare per prolungarne la durata. In questo caso, si consiglia di porzionarlo in contenitori ermetici o sacchetti per alimenti e conservarlo in freezer per un massimo di 3 mesi.
Per scongelarlo vi basterà trasferirlo in frigorifero per alcune ore o farlo scaldare lentamente in un pentolino a fuoco basso. Nel caso in cui dovesse aver perso parte della sua consistenza cremosa, potrete aggiungere un po' di olio d'oliva o di latte e mescolare bene prima di servire.
Baccalà mantecato: un po' di storia
La ricetta viene citata da Pellegrino Artusi nel celebre libro “La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene”, nel quale viene chiamato “baccalà montebianco”. Ma la sua origine sarebbe merito di Pietro Querini, un mercante che nel 1432 naufragò su un'isola dell'arcipelago norvegese delle Lofoten. Qui rimase per 4 mesi, un tempo sufficiente per osservare gli usi ed i costumi locali ed apprendere la tecnica di essicazione degli stoccafissi.
Una volta tornato a Venezia, Querini portò con sé degli stoccafissi, che furono fin da subito apprezzati dai veneziani e adottati nella loro cucina.
Foto di apertura: myviewpoint | 123rf