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Natto, un ottimo alimento fermentato: cos'è e come mangiarlo

Tutto sul natto, l'alimento fermentato della cucina giapponese che, a primo impatto, non assaggereste mai.

Tutto sul natto, l'alimento fermentato della cucina giapponese che, a primo impatto, non assaggereste mai.

Il natto è un piatto giapponese che consiste in un alimento fermentato appartenente ad una tradizione millenaria. E' facilmente riconoscibile: chi non lo abbia mai visto, ritrovandoselo davanti per la prima volta potrebbe non averne una buona impressione. Il natto ha infatti una consistenza vischiosa ed appiccicosa che, inizialmente, può scoraggiare dall’assaggio. Ma, come spesso accade per molti alimenti poco invitanti alla vista, è talmente ricco di proprietà e benefici da poter essere considerato un vero e proprio superfood (e, per questo, vale la pena fare uno sforzo).

Di seguito approfondiamo cos’è il natto, che sapore ha, come usarlo in cucina e quali sono le eventuali controindicazioni al suo consumo.

Photo Credit | Pixabay

Cos'è il natto?

Abbiamo anticipato che si tratta di un cibo fermentato. E' a base di semi di soia e si ottiene attraverso un processo di fermentazione grazie all’azione del batterio Bacillus subtilis var natto. Questo alimento è un pilastro della cucina giapponese: viene consumato da secoli soprattutto nelle regioni del nord-est della nazione.

La fermentazione del natto è una pratica che risale a tempi antichi. Originariamente veniva prodotto lasciando i semi di soia cotti avvolti nella paglia di riso, all’interno della quale il batterio prosperava in maniera naturale e spontanea. Oggi, il processo di produzione è stato modernizzato, ma il principio rimane lo stesso.

Consistenza e sapore

Prima di passare ai benefici, un cenno merita il suo aspetto. E' caratterizzato da una consistenza appiccicosa e filante, che può inizialmente destabilizzare chi non lo conosca o non lo abbia mai visto. Di sicuro, non c’è un alimento simile nell’ambito della gastronomia italiana.

A chi si chieda che sapore ha il natto, possiamo rispondere che ha un gusto ricco e complesso: vanta note di nocciola e un leggero retrogusto amaro. E' generalmente considerato un alimento che o si ama o si odia: alcuni lo trovano irresistibile, altri lo evitano categoricamente (anche a causa della sua consistenza e del suo odore forte, che è pungente e fermentato, simile a quello di un formaggio molto stagionato).

Proprietà e benefici del natto

Al netto di aspetto e odore, i benefici del natto lo rendono un alimento particolarmente ricco ed apprezzato per le sue proprietà. È una fonte eccellente di proteine, vitamine e minerali, ma ciò che lo rende tanto prezioso sono i suoi benefici per la salute, molti dei quali derivano proprio dal processo di fermentazione.

  • Fonte di vitamina K2. Per iniziare, è una delle fonti naturali più ricche di vitamina K2, una vitamina che svolge un ruolo fondamentale nella salute delle ossa e del cuore. Come riporta il sito Humanitas, “favorisce l’assorbimento della microflora intestinale ed è fondamentale per il benessere delle ossa”. In concreto, aiuta a regolare la deposizione di calcio nelle stesse e a prevenire la calcificazione delle arterie.
  • Probiotici. Così come tutti gli alimenti fermentati in genere, il natto è ricco di probiotici, batteri benefici per la salute dell'intestino. Questi ultimi favoriscono e migliorano la digestione, potenziano il sistema immunitario e contribuiscono al benessere generale.
  • Nattokinasi. Il natto contiene un enzima chiamato nattokinasi, che vanta proprietà anticoagulanti e può aiutare a prevenire la formazione di coaguli di sangue. Studi condotti in merito ne hanno confermato la capacità di controllare fenomeni di ipertensione e un’attività fibrinolitica che contribuisce a fluidificare il circolo sanguigno.
  • Proteine di alta qualità. Il natto è una fonte eccellente di proteine vegetali, contenenti tutti gli aminoacidi essenziali. Ne deriva la sua predilezione nell’ambito dell’alimentazione vegana e vegetariana.

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Come usarlo in cucina

Essendo un alimento versatile, può essere utilizzato in vari modi in cucina. In Giappone, come da tradizione, viene consumato a colazione, generalmente servito sopra una ciotola di riso caldo e condito con salsa di soia, senape giapponese (karashi) e cipollotti tritati. Ma le possibilità di utilizzo sono molte altre, e non si limitano solo a quelle suggerite dalla cucina giapponese.

Se vi state chiedendo come mangiare il natto nella cucina di tutti i giorni, vi diamo qualche suggerimento:

  • Insalate: può essere unito alle insalate alle quali si voglia aggiungere una dose di proteine e probiotici. Potete abbinarlo a lattuga, pomodori, cipolle, cetrioli e a verdure fresche e croccanti in genere, assecondando i vostri gusti.
  • Zuppe: il natto può essere aggiunto alle zuppe di miso o ad altre zuppe a base di brodo. Ricordate solo di effettuare l’aggiunta a fine cottura, per preservarne l'azione dei probiotici.
  • Sushi e onigiri: potete anche sfruttarlo come ripieno degli onigiri (le iconiche polpette di riso giapponesi) o come ingrediente in alcune varianti di sushi, come il natto maki.
  • Tofu e verdure saltate: il natto si può usare, ancora, come condimento per piatti a base di tofu e verdure saltate.

Vi piace sperimentare? Provate ad aggiungerlo a smoothie o allo yogurt e completate con frutta e dolcificanti. Potrebbe sorprendervi!

Il natto ha controindicazioni?

Nonostante i numerosi benefici per la salute, il consumo del natto non è esente da controindicazioni che è bene valutare. Innanzitutto, essendo fatto di soia, non può essere mangiato da chi ne sia allergico.

Inoltre, potrebbe interagire con i farmaci anticoagulanti: la particolare vitamina K2 presente nel natto (la MK-7) può interferire con l'efficacia dei farmaci anticoagulanti se consumato in quantità elevate). Se assumete farmaci che fluidificano il sangue, consultate un medico prima di introdurre questo alimento nella vostra dieta.

Se non avete familiarità con i cibi fermentati potreste sviluppare sintomi gastrointestinali come gonfiore e gas. Il consiglio, se è la prima volta che lo mangiate, è di iniziare a piccole dosi per vedere come reagisce il corpo.

Dove comprare il natto

A questo punto, se vi abbiamo incuriosito, sicuramente vi starete chiedendo dove comprare il natto. In Italia, questo alimento si può trovare principalmente nei negozi specializzati in prodotti asiatici, sia fisici che online. Potreste reperirlo anche in alcuni supermercati ben forniti, soprattutto nelle grandi città: cercatelo nei reparti dedicati ai cibi internazionali o agli alimenti fermentati: spesso è venduto surgelato.

Photo Credit Apertura | Pixabay