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Paperclipping: cos'è e perché starne lontani nelle relazioni

Per la rubrica "aggiungi un termine nuovo in inglese al tuo lessico quotidiano" per renderti più interessante (o creepy) nelle conversazioni, oggi parliamo di paperclipping.

Per la rubrica "aggiungi un termine nuovo in inglese al tuo lessico quotidiano" per renderti più interessante (o creepy) nelle conversazioni, oggi parliamo di paperclipping.

Ogni volta che mi assegnano un nuovo pezzo sulle relazioni sentimentali (sì, non è "mio caro diario 3.0"), ci sono due cose che si verificano sempre. La prima è che ci sia di mezzo un anglicismo (damn!). La seconda è che se ne parli come "il nuovo trend" dal quale stare a debita distanza (ma una roba positiva mai?). E così, oggi, ti ammorbo con una parola nuova: paperclipping. Vediamo cos'è, in cosa consiste, cosa comporta e come potresti reagire se lo vivi dalla parte di chi lo riceve.

Il significato di paperclipping

Forse sei un po' troppo giovane per ricordarlo, ma Clippy (nome di battesimo: Clippit) è stato l'assistente virtuale di Microsoft che, negli anni 2000, faceva capolino con messaggi a sorpresa - a volte abbastanza inutili - con l'obiettivo di darti una mano. Questa simpatica canaglia aveva la forma di una graffetta, in inglese paperclip. Il termine paperclipping, in pratica, ha il significato di "fermare con una graffetta". Ma cosa significa nelle relazioni?

Il nesso tra Clippy e il paperclipping deriva da un'illustrazione di Samantha Rothenberg, pubblicata su Instagram, nella quale il fenomeno viene descritto con queste parole:

«Per me, il paperclipping è quando qualcuno sa di averti lì a disposizione e sente che ti stai raffreddando. È un modo di tendere la mano, non nel tentativo di vederti o di far andare avanti le cose, ma per riaccendere la fiamma e assicurarsi che tu sia ancora un'opzione. È piuttosto comune, e dare un nome all'azione ne rafforza l'empowerment; ma, piuttosto che lasciare che un paperclipper ti dia false speranze, puoi chiamarlo per quello che è e andare avanti».

Come riconoscere il paperclipping nel dating

Immagina di aver conosciuto un/a tipo/a su un'app di dating o in un qualsiasi contesto sociale in cui ce ne sia la possibilità. Inizia una frequentazione: qualche appuntamento, un po' di intimità. Tu parti per la tangente, chi si trova dall'altro lato no, quindi smette di farsi sentire. In realtà, non se n'è mai andata/o via veramente.

Ogni tanto torna. Ti manda un messaggio, un'emoji, un meme. Non c'è nessuna profondità nelle sue intenzioni, nessuna voglia di parlare sul serio con te, né di rivederti. Questo è il suo modo di tenerti ancora nella sua vita, con una graffetta immaginaria.

Questa persona potrebbe - per esempio - volerti come "relazione di riserva", quindi non interrompere mai davvero i contatti con te. Il/la paperclipper (che potrebbe essere un/a narcisista, ma non è su questo che dovresti concentrarti) potrebbe anche essere un/a ex che sta cercando di capire se ci sia ancora qualcosa da parte tua.

Paperclipping e breadcrumbing: differenze

A differenza del breadcrumbing, nel paperclipping non c'è di mezzo una vera relazione. C'è un interesse reale da parte di una sola delle parti, quella che si illude ogni volta che riceve un nuovo messaggio. Nel breadcrumbing, invece, si ha un legame effettivo con un'altra persona, che però viene alimentato da una certa ambiguità e dalla mancanza di prospettive future.

Come reagire al paperclipping

Tutte le volte in cui hai a che fare con un'altra persona e ti interessa davvero, non devi necessariamente inquadrare il suo comportamento con una definizione e metterci un'etichetta sopra. Se questo può servirti, comunque, fallo, Cerca di capire. Dai un nome alla realtà che ti circonda.

In generale, potresti farti queste domande:

  1. come mi sento quando ricevo questi messaggi intermittenti? Felice, ma subito dopo instabile? Dipendente, perché vorrei che ce ne fossero altri? Indifferente?
  2. cosa voglio da lei/lui?

Se il comportamento altrui ti provoca malessere, poi, puoi reagire. E se non puoi assolutamente avere nessun controllo su quello che fanno gli altri, puoi di certo cambiare la tua prospettiva e il modo in cui ti fanno sentire.

Se ci tieni molto, chiamalo/a o mandagli/le un messaggio di chiarimento. Non c'è niente di meglio che spiegare quello che provi per svuotare la testa, e lo stomaco (insomma, quei posti dove si aggrovigliano i non detti e le emozioni vissute a metà).

Oppure, trova il tuo modo per cambiare le cose e stabilisci i tuoi limiti. Smetti di rispondere. Bloccala/o. Cancella il numero, rimuovila/o dai social. Sii responsabile verso te stessa/o perché - e questo vale per qualsiasi genere di relazioni, anche quelle lavorative o amicali - la prima persona che devi rispettare sei tu. E poi lo sai benissimo quanto siano fragili le graffette quando tengono uniti tanti fogli, no?

Immagine di anteprima: freepik