Le allergie alimentari sono sempre più diffuse. Scopri il ruolo che potrebbero giocare gli additivi presenti nel cibo che mangiamo!
Le allergie alimentari sono sempre più diffuse. Scopri il ruolo che potrebbero giocare gli additivi presenti nel cibo che mangiamo!L'incidenza delle allergie alimentari è aumentata significativamente negli ultimi decenni.
A sottolinearlo sono gli esperti riunitisi a Napoli in occasione del XXIX congresso nazionale della Siaaic - la Società italiana di allergologia, asma e immunologia clinica - secondo cui la responsabilità del fenomeno potrebbe essere almeno in parte attribuibile anche agli additivi presenti nel cibo.
Ogni anno, in Italia, ogni individuo ingerisce in media 1 kg di additivi
Queste sostanze – circa 300, che vanno ad aggiungersi alle migliaia di aromi utilizzati nella preparazione dei cibi – possono essere aggiunti per diversi motivi:
- per aumentare il tempo di conservazione dei cibi;
- per evitare le contaminazioni da microbi;
- per rendere gli alimenti più gustosi;
- per migliorare il colore dei cibi.
Ne sono un esempio la tartrazina e la cocciniglia, aggiunte per colorare i cibi, rispettivamente, di giallo o di rosso.
Altri additivi sono le gomme naturali e la lecitina, utilizzati come emulsionanti e stabilizzanti, e i benzoati, i nitrati e i solfiti, aggiunti come conservanti.
La popolazione degli allergici e degli intolleranti a queste sostanze è ancora più numerosa. Secondo le stime della Siaaic si tratta di quasi 100 mila persone, e il loro numero è in continuo aumento.
Come ha spiegato Giorgio Walter Canonica, presidente della Società, i meccanismi scatenati dagli additivi che portano alla comparsa di una reazione nei confronti del cibo non sono stati ancora del tutto chiariti.
Fra i fenomeni coinvolti sono inclusi:
- la produzione di anticorpi;
- la promozione della produzione di molecole che favoriscono la comparsa di allergie.
Come evitarli? Evitando gli additivi.
Per farlo Canonica consiglia di preferire i cibi freschi (in particolare frutta, verdura e latte) se possibile da agricoltura biologica, il pane a lievitazione naturale, il parmigiano, lo yogurt naturale e i succhi di frutta al 100%.
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Fonte: Adnkronos