La menopausa è una fase della vita di ogni donna che comporta tanti cambiamenti fisici e psicologici. Conoscerli, e capire il perché, è il primo passo per affrontarli nel modo giusto. Ne abbiamo parlato con la dottoressa Raffaela Di Pace, ginecologa e referente dell’Ambulatorio per la menopausa di Zucchi Wellness Clinic.
La menopausa è una fase della vita di ogni donna che comporta tanti cambiamenti fisici e psicologici. Conoscerli, e capire il perché, è il primo passo per affrontarli nel modo giusto. Ne abbiamo parlato con la dottoressa Raffaela Di Pace, ginecologa e referente dell’Ambulatorio per la menopausa di Zucchi Wellness Clinic.Un disturbo, un problema, una malattia? Tutt’altro: la menopausa è semplicemente una fase della vita di ogni donna, alla pari di tutte le altre. È vero, comporta tanti cambiamenti fisici e psicologici che possono lasciare un po’ disorientate. Ma conoscerli, e capire il perché, è il primo passo per affrontarli nel modo giusto, cioè con un atteggiamento aperto e positivo. Ne abbiamo parlato con la dottoressa Raffaela Di Pace, ginecologa e referente dell’Ambulatorio per la menopausa di Zucchi Wellness Clinic a Monza, del Gruppo San Donato.
Cos'è la menopausa?
Qualsiasi donna nel corso della vita produce un certo numero di ormoni, determinato fin dalla nascita. Dopodiché, la sua vita fertile finisce. Tecnicamente una donna è in menopausa quando non ha il ciclo mestruale da almeno 12 mesi. È un fenomeno fisiologico che, di solito, avviene intorno ai cinquant’anni; anzi, per essere precisi l’età media in Italia è di 51 anni e mezzo. Per vari motivi, la menopausa può essere anche precoce quando avviene prima dei quarant’anni, o prematura tra i 40 e i 45. Al contrario, si dice tardiva quando scatta al di sopra dei 53 anni; in casi molto sporadici arriva addirittura a 59-60 anni.
Un simile cambiamento negli equilibri dell’organismo non avviene certo dall’oggi al domani. Già tra i 5 e i 10 anni prima della menopausa propriamente detta, le ovaie iniziano ad atrofizzarsi, producendo meno ovuli e meno ormoni sessuali. Una donna se ne accorge perché il concepimento è sempre più difficile, i cicli mestruali diventano irregolari e compaiono alcuni sintomi caratteristici, come le vampate di calore e di sudore soprattutto di notte. Questo periodo di transizione si chiama perimenopausa.
Finora abbiamo parlato di menopausa naturale o spontanea; questa condizione però può essere anche indotta, a seguito di un intervento chirurgico o di terapie mediche particolari.
Sei in menopausa? Gli esami per scoprirlo
“A una donna giovane che non ha il ciclo mestruale da qualche mese prescrivo alcuni esami ormonali per escludere altre possibili cause, come una disfunzione tiroidea, un malessere psicologico, un dimagrimento repentino e così via. Se invece la sua età è consona alla menopausa, questi approfondimenti potrebbero non essere nemmeno necessari”, spiega la dottoressa Raffaela Di Pace. “Dopodiché, svolgo un’ecografia ginecologica e prescrivo gli esami del sangue: emocromo, funzionalità epatica e renale, vitamina D. È importante fare una valutazione dell’assetto lipidico (colesterolo e trigliceridi) e della glicemia, perché eventuali valori elevati sono fattori di rischio per le patologie cardiovascolari. E queste ultime hanno un’incidenza maggiore nelle donne in menopausa, poiché viene a mancare l’azione protettiva degli estrogeni. Può essere utile anche una valutazione della tiroide”.
Sintomi e disturbi della menopausa
I tanto temuti sintomi della menopausa altro non sono che la logica conseguenza di cambiamenti così profondi negli equilibri ormonali. Alcuni si manifestano immediatamente, altri in modo più graduale; alcuni sono impercettibili o quasi, altri invece complicano parecchio la quotidianità, con tutto ciò che ne consegue per l’umore. Vediamo insieme i più comuni:
- Appena il ciclo diventa irregolare si sperimentano le prime vampate di calore, con abbondante sudorazione soprattutto di notte. Capitano a tutte (o quasi) per circa 7-8 anni e di norma, superato l’imbarazzo iniziale, ci si riesce a convivere; soltanto in un 20-25% dei casi diventano parecchio disturbanti, in particolare modo di notte.
- Al primo sintomo tipico è legato il secondo, l’insonnia. A causa delle vampate (ma non solo), la donna tende a svegliarsi durante la notte e fa una gran fatica a riaddormentarsi.
- Anche gli episodi di tachicardia, legati sempre al calo degli estrogeni, avvengono spesso di notte, disturbando il sonno.
- Gli episodi di formicolio alle gambe, uniti a crampi, intorpidimento e “scossette”, hanno un nome: si chiamano parestesie e sono accentuate dal calo degli estrogeni e dalla cattiva circolazione.
- In menopausa è comune anche soffrire di dolori osteoarticolari, perché legamenti e cartilagini sono meno idratati e tendono quindi a infiammarsi.
- Il metabolismo basale rallenta con il passare degli anni. Il risultato? “Anche senza cambiamenti nelle abitudini alimentari, può esserci un incremento ponderale di 5-6 chili, con il grasso che si accumula prevalentemente sulla pancia e sul seno”, afferma la dottoressa Raffaella Di Pace. L’antipatico grasso addominale va tenuto sotto controllo, non solo per motivi estetici ma anche perché è un fattore di rischio per diabete e ipertensione.
- La carenza di estrogeni condiziona anche il processo di rimodellamento osseo, aumentando il rischio di osteoporosi.
- C’è anche un aspetto che molto spesso viene ingiustamente taciuto ma che merita di essere affrontato e curato esattamente come tutti gli altri. “Il 50% delle donne ha dei problemi di atrofia vulvo-vaginale, meglio nota come secchezza vaginale, che compromette la vita di coppia. Ma è un problema che si può risolvere. Negli ultimi anni sono state messe a punto tantissime terapie specifiche che danno risultati più che soddisfacenti”, ricorda la dottoressa.
- A leggere queste descrizioni, non ci si stupisce troppo del fatto che molte vivano con disagio l’insorgere della menopausa. “Chi ha più disturbi percepisce un peggioramento della propria qualità della vita, con ripercussioni negative sul tono dell’umore”, continua la dottoressa. “Statisticamente capita di più alle donne che hanno già sofferto di sindrome premestruale, depressione post-partum e umore depresso per l’assunzione della pillola anticoncezionale”.
Trattamenti della menopausa
Visto che tutti questi sintomi e disturbi sono naturali, ciò significa che bisogna stringere i denti e sopportarli? Non è detto. “Un tempo la menopausa era considerata come l’inizio della vecchiaia. Oggi la mentalità delle donne e dei medici è cambiata”, fa notare la dottoressa Di Pace. D’altra parte, il calcolo è presto fatto: in un Paese come l’Italia, in cui la loro speranza di vita è pari a 84,4 anni, le donne trascorrono in media un terzo della propria vita in menopausa. “A differenza di qualche decennio fa, una donna di cinquant’anni oggi è nel pieno della sua vita lavorativa, ha figli adolescenti, si prende cura dei genitori anziani. Insomma, ha un bel carico di lavoro e vuole mantenersi performante. Noi medici abbiamo l’opportunità di trasmetterle gli strumenti giusti per stare bene e prevenire alcune patologie”.
Integratori
Basta entrare in un’erboristeria, o fare una banale ricerca su Google, per imbattersi in lunghi elenchi di integratori indicati per la menopausa. Alcune donne hanno necessità di compensare le carenze di nutrienti, come il calcio o la vitamina D; altre, invece, vanno alla ricerca di rimedi fitoterapici per lenire i fastidi tipici di questa fase della vita. L’iperico per esempio è stato studiato per gli sbalzi d’umore, così come la rodiola rosea e lo zafferano; per le vampate di calore e la secchezza vaginale si può ricorrere ai cosiddetti fitoestrogeni; anche la salvia è ampiamente usata in caso di vampate e sudorazione notturna.
La dottoressa Di Pace però è molto cauta in merito: “Alcuni integratori hanno un’efficacia dimostrata, ma soltanto per le vampate. Dev’essere però il medico a sceglierli, valutando la sintomatologia specifica della paziente e la quantità di principio attivo presente. Altri sembrano funzionare ma si tratta solo di effetto placebo. Ad ogni modo, non esistono integratori capaci di curare le malattie come l’osteoporosi”.
Terapia ormonale sostitutiva
Se su alcuni aspetti sembrano tutti d’accordo, ce n’è uno sul quale lo scontro di opinioni è ancora accesissimo: la terapia ormonale sostitutiva (TOS), cioè l’assunzione di ormoni (estrogeni e progesterone) che compensano quelli che l’organismo femminile non genera più naturalmente.
Da un lato, infatti, ripristinare l’equilibrio ormonale allevia i sintomi tipici della menopausa; dall’altro lato, però, molti medici e molte pazienti non ne vogliono nemmeno sentir parlare per paura degli effetti collaterali. Questi legittimi timori sono figli di un ampio studio condotto nel 2002 dalla Women's Health Initiative su un campione di oltre 16.600 donne statunitensi. Studio da cui emerge un aumento del rischio di cancro alla mammella (scopri come fare l'autopalpazione al seno, ndr) e di infarto e ictus.
“C’è da dire che quest’indagine è stata condotta su donne che avevano un’età media alta, con un’alta presenza di altri fattori di rischio come l’obesità o il colesterolo alto. Dopo vent’anni, le linee guida aggiornate ci dicono che la TOS apporta più benefici che rischi, se assunta nei primi dieci anni dall’inizio della menopausa”, puntualizza la dottoressa Raffaela Di Pace. “Seguendo queste linee guida, io consiglio la TOS a una paziente quando i sintomi hanno nettamente peggiorato la sua qualità della vita. Prima di tutto mi assicuro che per lei il rischio di cancro alla mammella sia molto basso, poi le spiego chiaramente i possibili effetti collaterali e scelgo il dosaggio più basso possibile, da rivalutare di anno in anno. Chiaramente non è una cosa che posso imporre, ma una scelta che faccio insieme a lei”.
Molte donne si sentono un po’ più tranquille di fronte all’idea di assumere i cosiddetti ormoni bioidentici. Si tratta di sostanze di origine vegetale, opportunamente trasformate in laboratorio, che hanno una struttura molecolare identica a quella degli ormoni prodotti dal corpo umano. Danno quindi l’impressione di essere più “naturali” e meglio tollerate, ma si tratta pur sempre di ormoni che vanno assunti su stretto controllo medico. Oltretutto, precisa la dottoressa, non esistono ancora studi scientifici sui loro effetti a lungo termine.
Stile di vita
Ci sono altri due rimedi per cui non servono ricette mediche né code in farmacia: seguire un’alimentazione sana e fare attività fisica regolarmente. Senza eccessi, naturalmente. Saltare i pasti o sudare per ore e ore su una cyclette sarebbe inutile e controproducente. Molto meglio prendere l’abitudine di andare al lavoro a piedi o in bicicletta o di incontrarsi con le amiche il sabato mattina per fare una passeggiata al parco e non più solo per il cappuccino con il cornetto al bar. “L’attività fisica mantiene in buone condizioni il sistema cardiovascolare e l’apparato muscolare e osteoarticolare, aiuta a non accumulare troppo peso e a mantenersi più toniche”, sottolinea Raffaela di Pace. E anche l’umore ne trae giovamento. “Se in menopausa tante donne si sentono stanche e distratte è anche perché non hanno tempo per sé stesse. Il mio consiglio è proprio quello di staccare, almeno nel fine settimana, ritagliandosi dei momenti in cui ricaricare le energie fisiche e mentali”.
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