Le varie tipologie di acqua minerale non sono tutte uguali, anche se apparentemente potrebbe sembrare che sia così. Esistono acque frizzanti, naturali oppure ricche di sali minerali, ma non solo. In aiuto ci può venire l’etichetta presente sulla bottiglia, ma prima di effettuare una scelta consapevole è bene capire quali sono le differenze peculiari che caratterizzano i vari prodotti.
Cos'è l'acqua minerale
L’acqua minerale è una soluzione salina, le cui caratteristiche specifiche variano in base al percorso che precede l’imbottigliamento. Inoltre, per essere anche “naturale”, l’acqua minerale deve soddisfare determinati indici di legge che ne determinano la commercializzazione.
Quando non è presente la dicitura “acqua minerale naturale” non vuole dire che la bevanda non sia potabile o contaminata, ma che indicativamente ha subito un trattamento diverso rispetto all'aggiunta dell'anidride carbonica.
Alcune aziende, infatti, per evitare la proliferazione batterica (ad esempio quando devono immagazzinare l’acqua in cisterne) ricorrono a determinate procedure disinfettanti che ne modificano le proprietà naturali.
Acqua minerale e acqua dal rubinetto: qual è la differenza
Foto: Leung Cho Pan-123RF
È essenziale porre una distinzione: l'acqua di rubinetto presenta delle caratteristiche differenti rispetto a quella minerale. Le acque potabili, infatti, possono provenire da acque di superficie e pertanto devono subire dei trattamenti che possono incidere sulla loro qualità. Quelle minerali, invece, provengono da falde o giacimenti sotterranei e pertanto devono essere pure all’origine.
Come leggere l'etichetta dell'acqua minerale
Le acque minerali in bottiglia vengono esaminate e classificate in base a determinati parametri. In base al residuo fisso (ovvero al loro contenuto in sali minerali), ad esempio, possono essere classificate come minimamente mineralizzate, oligominerali (o leggermente mineralizzate), mediominerali o ricche di sali minerali. Inoltre, un’acqua ricca di bicarbonato è indicata per chi soffre di acidità di stomaco, mentre se contiene un'elevata quantità di solfati è leggermente lassativa.
L’acqua clorurata equilibra l’intestino, quella calcica è indicata in fase di crescita o in gravidanza. E non è tutto: acidula facilita la digestione, non calcarea è preferibile. Ferruginosa è ideale se si è carenti di ferro, mentre un basso contenuto di sodio aiuta a contrastare ipertensione e ritenzione idrica. Sull’etichetta, inoltre, è presente anche il PH (generalmente compreso tra 6,5 e 8,0), la conducibilità elettrica (compresa fra 100 e 700 µS/cm), i nitrati (i cui dosaggi sono inferiori nelle acque destinate ai bambini) e la durezza.
Quanti tipi di acqua minerale esistono
In base al residuo fisso le acque si dividono in: minimamente mineralizzate (RF > 50mg/L), leggermente mineralizzate od oligominerali (RF = 50-500mg/L), mediamente mineralizzate (RF = 500-1.500mg/L) e ricche di sali minerali (RF > 1.500mg/L). Inoltre, in base alla quantità di sali prevalenti, possiamo distinguere anche varie tipologie di acque. Ovvero: bicarbonate (bicarbonati > 600mg/L), solfate (solfati > 200mg/L), clorurate (cloruri > 200mg/L), calciche (calcio > 150mg/L), magnesiache (magnesio > 50mg/L), ferruginose (ferro bivalente > 1mg/L), acidule (anidride carbonica libera > 250mg/L), sodiche (sodio > 200mg/L) e iposodiche (sodio < 20mg/L).
Acqua minerale naturale o frizzante: sono la stessa cosa?
In base al grado di effervescenza l’acqua può essere piatta (ovvero con contenuto di gas non apprezzabile organoletticamente) oppure frizzante (cioè addizionata con gas). Inoltre, l’acqua frizzante può essere effervescente naturale o rinforzata con il gas della sorgente. La prima viene imbottigliata con il medesimo contenuto di gas con cui sgorga dalla sorgente, mentre la seconda tipologia presenta una quantità maggiore di gas (sempre proveniente dalla sorgente).
Acqua minerale bicarbonata
L’acqua bicarbonata ha un tenore di bicarbonato superiore a 600 mg/l ed è caratterizzata dalla presenza dell'anione HCO3, del catione sodio, unitamente a potassio e bicarbonato-alcalino. Utilizzata prevalentemente come bibita (in questa classe rientrano ad esempio molte acque da tavola a media o bassa mineralizzazione) è apprezzata per la sua azione diuretica, favorisce la digestione e, se assunta a digiuno, aiuta a ridurre l’acidità gastrica.
Acqua minerale alcalina
L’acqua minerale alcalina ha un PH superiore a 7.0 in quanto è soggetta a processi di ionizzazione. Questa tipologia è leggermente più pura e leggera, favorisce la digestione, ma di per sé non può essere considerata curativa.
Acqua minerale a basso contenuto di sodio
Un’acqua a basso contenuto di sodio (o iposodica) ha un basso residuo fisso e mantiene i livelli di questo minerale entro i 20 mg/l. Inoltre, favorisce la diuresi e aiuta a contrastare la ritenzione idrica e ad espellere naturalmente il sodio in eccesso. Ma non è tutto: è indicata per chi ha problemi digestivi e ha effetti benefici sul colesterolo ematico.
Acqua minerale calcica
L’acqua minerale calcica ha un tenore di calcio superiore a 150 mg/L. Agevola la formazione di denti e tessuto osseo, è consigliata durante la gravidanza e l’allattamento, ma anche in età avanzata per combattere l'osteoporosi.
Acqua minerale fluorata
L’acqua minerale fluorata ha un tenore di fluoro superiore a 1 mg/l. Questa tipologia aiuta a rinforzare i denti e a prevenire la carie, ma al tempo stesso è consigliata anche per contrastare l’osteoporosi.
Acqua minerale magnesiaca
Per poter essere definita “magnesica” l’acqua minerale deve contenere un quantitativo di magnesio superiore a 50 mg/l. Questa caratteristica la rende una bevanda dalle spiccate proprietà purgative e digestive.
Acqua minerale ferruginosa
L’acqua minerale ferruginosa contiene una quantità di ferro bivalente superiore a 1 mg/l. È particolarmente indicata per soggetti anemici, neonati, adolescenti, donne in gravidanza e i vegetariani/vegani perché integra naturalmente la carenza di ferro.
Foto apertura: Manop Lohkaew - 123RF