Sederti a sfogliare qualche pagina di un buon libro, possibilmente traboccante di emozioni, è uno dei momenti della giornata che preferisci di più. Il racconto perfetto? Il segreto sta nel feeling intellettuale che si crea tra te e l'autore!
Per te Cancro la lettura è uno dei momenti più belli della giornata perché finalmente puoi chiuderti nel tuo guscio come una lumachina quando piove (meglio se piove anche fuori dalla finestra per davvero) e concentrarti su quello che provi. Senza bisogno di condividerlo immediatamente con qualcuno, ma sentendo che anche tra te e l’autore ci sia un qualche feeling intellettuale.
Insomma, dopo il primo capitolo siete già amici e quasi quasi ti preoccupi della sua salute. Quindi i libri qui devono decisamente traboccare di emozioni. Poco importa che non succeda niente al di fuori, anzi non ti interessa nemmeno in che città si trovi il protagonista tanto tu vuoi solo sapere che cosa si svolga nei pochi centimetri quadrati del suo cuoricino. “Il museo delle promesse infrante” di Elizabeth Buchan fa davvero al caso tuo dopo che hai pianto tantissimo con “Chiamami col tuo nome” di André Aciman, “Wonder” di Palacio e “La solitudine dei numeri primi” di Paolo Giordano. Quindi, Cancro dove c’è qualche lacrima da spendere, qualcuno che si sente solo e incompreso, arrivi tu pronto ad applaudire e a farlo entrare nel club dei tuoi amici di sfortune (percepite non per forza reali!).
IL LIBRO CHE NON IMMAGINI MA TI STUPIRÀ: Diego de Silva nei suoi romanzi ha un protagonista che si chiama Avvocato Malinconico e secondo me sei tu, Cancro. O il tuo alter ego maschile.
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