Da Portogallo al Belize, passando per Mauritius, ecco i migliori Paesi dove lavorare da remoto lontano dall'Italia
Da Portogallo al Belize, passando per Mauritius, ecco i migliori Paesi dove lavorare da remoto lontano dall'ItaliaIl nomadismo digitale è un modus vivendi che consente di lavorare e allo stesso tempo viaggiare e scoprire nuovi posti, nuove persone, abitudini e costumi diversi grazie a Internet. Vivere da nomadi digitali è un sogno per molti, ma non alla portata di tutti. Occorre avere un lavoro che permetta di lavorare da remoto, in qualsiasi parte del mondo, magari senza un orario fisso, seguendo il flow della giornata. Ecco i migliori paesi per nomadi digitali.
1. Portogallo
Il caro-affitti inizia a essere un problema anche in Portogallo, che rimane però ancora una destinazione tra le più gettonate dai nomadi digitali in Europa. In fondo, è un Paese facilmente raggiungibile dall’Italia, con un costo della vita più basso, con città dal grande fascino: Lisbona e Porto, certo, ma anche Coimbra, Sintra, Evora. E c’è pure Nazaré, per gli amanti del surf.
2. Indonesia
L’Indonesia, e in particolare Bali, è un grande classico del nomadismo digitale. La principale destinazione per i nomadi digitali sull’isola è Ubud. Le altre zone più battute sono Seminiak, Kuta, Canggu, Sanur e Legian, che qui sono davvero molti, attirati da basso costo della vita, mare e natura, clima caldo. Tanti gli spazi di coworking dove poter lavorare e conoscere altri “colleghi”.
3. Grecia
Dopo la crisi che l’ha colpita qualche anno fa, la Grecia è rinata. Le isole, meta in estate di tantissimi italiani, ne avevano risentito poco. E, detto tra noi, come destinazione per il nomadismo digitale, sono eccellenti. Ma vale lo stesso per Atene, capitale dall’immenso fascino e culla della cultura occidentale, dove gli appartamenti per nomadi digitali costano decisamente meno che in Italia. Il cibo è ottimo, ma pare anche superfluo scriverlo.
4. Mauritius
Maldive e Seychelles: meravigliose, ma forse un nomade digitale, soprattutto se incline all’esplorazione, al netto del mare cristallino si potrebbe annoiare in poco tempo. Mauritius, sempre nell’Oceano Indiano e conosciuto per le spiagge, le lagune e le barriere coralline, è più grande e offre maggiori esperienze tra foreste pluviali, cascate e sentieri escursionistici. Sempre più popolare nella community dei nomadi digitali e non per caso. Questo Stato insulare propone infatti un visto premium, che consente di rimanere un anno, pensato proprio per i nomadi digitali: basta percepire un reddito da un Paese estero e pianificare il soggiorno prima dell’arrivo.
5. Spagna
Torniamo in Europa con la Spagna, simile al Portogallo ma diversa, da sempre molto battuta dai nomadi digitali in Italia, anzi d’Italia. C’è chi sceglie Barcellona, chi per Madrid o Valencia, senza dimenticare la meravigliosa Andalusia (magari non nei mesi estivi), senza dimenticare l’affascinante zona settentrionale, dai Paesi Baschi alla Galizia. E ci sarebbero pure Baleari e Canarie, ovviamente. La comunità di nomadi digitali è ampia e variegata, si vive bene e la movida non è un modo di dire.
6. Repubblica Dominicana
Sono sempre di più i nomadi digitali che scelgono la Repubblica Dominicana, attirati dalle tentazioni che arrivano da questo angolo dei Caraibi, dove al vantaggio competitivo offerto dall'ambiente naturale, si coniuga una vasta e diversificata rete ricettiva e di connettività digitale di alta qualità. Se cercate destinazioni meno affollate, Samaná rappresenta la scelta migliore.
7. Belize
Restiamo ai Caraibi, ma non su un’altra isola, bensì in Belize. Qui destinazioni come Placencia e San Pedro sono ideali per godersi il sole, la sabbia, il cibo, il mare, le immersioni e, perché no, lavorare senza fretta, sorseggiando un cocktail con il dolce rumore delle onde come sottofondo.
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