Non sappiamo quando, ma di certo l'emergenza passerà. Ne è convinta Paola Iezzi, che soprattutto in un momento difficile come questo, non rinuncia a pensare positivo.
Per pensare positivo Paola Iezzi sceglie di cominciare dalla fine. La fine dell’emergenza, che, può sembrare strano, ma al momento è una delle poche certezze che abbiamo. E, forse, è anche la migliore: «Bisogna concentrarsi sul fatto che questa non è una situazione permanente, che tutto questo ha una scadenza, presto o tardi. Rispettando le regole e attenendoci a quello che ci viene detto, anche noi possiamo dare il nostro contributo affinché finisca presto».
Poi invita tutte a riscoprire la proprie indole creativa: «Utilizziamo questo tempo per crearci delle nuove opportunità. Scriviamo, se ci va di scrcivere».
La musica, anche in questo contesto difficile, continua a essere la più grande occasione di evasione per la cantante milanese: «In questo momento, in cui non riesco molto a leggere o a guardare film, mi dedico di più ad ascoltare. La musica ci può aiutare a liberarci dall’oppressione dello stare rinchiusi». Con qualche consiglio in più: «Ascoltiamo qualcosa di positivo, che ci faccia ballare e sentire più belle. Trasformiamo la rabbia in qualcosa di creativo».
Interviste raccolte da Luca Dellisanti