Primi Piatti

Risotto alla monzese: la ricetta della tradizione

  • Difficoltà

    facile

  • Categoria

    Primi Piatti

  • Porzioni

    4

  • Tempo preparazione

    10 min

    PT10M

  • Tempo cottura

    20 min

    PT20M

  • Tempo totale

    30 min

    PT30M

  • Cucina

    Italiana

  • Cottura

    Pentola

Tutto sul risotto alla monzese: la ricetta originale, gli ingredienti imprescindibili e la storia che nasconde.

Tutto sul risotto alla monzese: la ricetta originale, gli ingredienti imprescindibili e la storia che nasconde.

Il risotto alla monzese è una ricetta originale della tradizione lombarda. Simile al classico risotto alla milanese (quello con lo zafferano) ma senza il midollo. E non solo. Originario della zona di Monza, il risotto alla monzese con luganega nasconde una storia interessante - più una leggenda, in realtà - che approfondiamo in questo articolo. Nel quale vi forniamo anche tutti i consigli utili per prepararlo al meglio, per un pranzo in famiglia così come una cena con amici. Ma, soprattutto, chiariamo un'annosa questione sul risotto alla monzese: con o senza zafferano?

La ricetta del risotto alla monzese

Come in ogni risotto che rispetti, il riso è il protagonista assoluto di questo piatto. Ne va utilizzato uno adatto, come il Carnaroli o il Vialone Nano. Anche l’Arborio è ottimo. Scegliete con cura anche il resto degli ingredienti, che sono pochi, privilegiandone la qualità. In particolare non fate mancare il vino rosso, che è responsabile insieme alla salsiccia del gusto di unico di questo primo.

Ingredienti

  • 320 g di riso Carnaroli o Vialone Nano
  • ¼ di cipolla bianca
  • 40-50 g di burro
  • ½ bicchiere di vino rosso secco
  • 300 g di Luganega o altra salsiccia dolce
  • Brodo di carne q.b.

Procedimento

Per preparare il risotto alla monzese bisogna seguire questi step:

  1. Tritate finemente la cipolla bianca.
  2. In una casseruola o in un tegame largo, fate sciogliere metà della dose del burro a fuoco medio.
  3. Aggiungete la cipolla tritata e fatela cuocere lentamente, mescolando di tanto in tanto, fino a quando diventa trasparente e leggermente dorata, senza farla bruciare.
  4. Tagliate la Luganega a pezzetti o, se preferite, sbriciolatela con una forchetta mentre la cuocete nel tegame con la cipolla. Fate cuocere a fuoco medio fino a quando la salsiccia risulta ben rosolata e ha rilasciato parte del suo grasso.
  5. Aggiungete il riso alla salsiccia e al soffritto. Mescolate bene e lasciate tostare per 2-3 minuti, finché i chicchi diventano leggermente traslucidi ai bordi. 
  6. Versate il mezzo bicchiere di vino rosso secco sul riso e lasciate evaporare completamente a fuoco medio, mescolando continuamente.
  7. Aggiungete una quantità di brodo sufficiente a coprire appena il riso. Cuocete a fuoco medio-basso, mescolando di tanto in tanto. Man mano che il brodo evapora, aggiungetene altro poco alla volta, continuando così fino a quando il riso sarà al dente e cremoso, circa 16-18 minuti.
  8. A cottura ultimata, aggiungete il burro rimasto e mantecate lontano dal fuoco, per rendere il piatto ancora più cremoso.

Ci va lo zafferano?

Tecnicamente, il risotto alla monzese dovrebbe avere un colore che vira sul viola. Ciò in quanto solitamente lo si prepara “in bianco”, ovvero senza zafferano. Ciò non toglie che molti lo usino. Dipende, in sostanza, dai propri gusti.

Photo Credit | Pixabay

Qual è la differenza tra il risotto alla milanese e quello alla monzese?

Molti confondono il risotto alla milanese con quello alla monzese, ma esistono alcune differenze tra i due primi. Il risotto alla milanese nasce a Milano ed è caratterizzato dalla presenza dello zafferano e dal midollo di bue.

Il risotto alla monzese, tipico invece della zona di Monza, non sempre vede lo zafferano tra i suoi ingredienti. Ma nella sua preparazione è imprescindibile la Luganega, l’insaccato fresco a base di suino che molti associano alla salsiccia.

Risotto alla monzese: consigli per la preparazione

Per ottenere un risotto alla monzese perfetto, utilizzate un riso di qualità che sappia assorbire bene il brodo mantenendo la giusta consistenza; mescolatelo con attenzione, spesso ma delicatamente, per evitare che i chicchi si sfaldino.

Utilizzate del brodo, meglio se fatto in casa, sempre caldo, così che la cottura resti uniforme e il risotto rimanga cremoso; e non dimenticate di sfumarlo con il vino responsabile, insieme alla salsiccia, del suo gusto deciso.

Le varianti

Potete naturalmente modificare leggermente la ricetta originale per ottenere alcune varianti. La prima e più conosciuta è sicuramente il risotto alla milanese che, come detto, si prepara con lo zafferano e il midollo di bue.

Se invece vi piace sperimentare, potete optare per un risotto con salsiccia gourmet: preparate la base come nella ricetta classica, ma a fine cottura aggiungete un cucchiaio di crema di taleggio o di gorgonzola dolce, una macinata di pepe nero e completate con delle nocciole tostate tritate o delle briciole di pane croccante come decorazione.

Nulla vi vieta, ancora, di aggiungere al risotto monzese originale dei funghi porcini, che con la Luganega si sposano alla perfezione. Alla fine, mantecate con una noce di burro e un po' di prezzemolo fresco tritato.

La storia del risotto alla monzese

Antiche sono le radici di questo piatto, che affondano nella tradizione contadina della Lombardia. Con il tempo, è diventato simbolo della cucina locale. Alla sua nascita è legata una leggenda, che ha protagonista una strega di nome Giuliana. Quest’ultima, dalle gambe lunghissime che le permettevano di camminare sugli alberi senza mai toccare terra, aveva un macabro passatempo: quello di rapire i bambini per divorarli.

Si racconta che un giorno, per proteggere il proprio figlio, una madre ebbe un’idea: quella di cucinare un enorme pentolone di risotto con salsiccia, dal profumo tanto irresistibile che la strega, attirata dall’aroma, si dimenticò dei bambini e si concentrò sul piatto. La strega impiegò così tanto tempo per mangiarlo che trascorse l’intera notte. Colpita dai primi raggi del sole, Giuliana morì, e i bambini furono così salvi.

Conservazione del risotto alla monzese

Nel caso in cui dovesse avanzare, niente paura, potete conservare il risotto in un contenitore ermetico per al massimo 1-2 giorni. Prima di portarlo nuovamente in tavola, potete farlo riscaldare con un po' di brodo o acqua per recuperare la sua iniziale cremosità. Potete anche congelarlo, ma perderà parte della sua consistenza cremosa. Meglio prepararlo e gustarlo sul momento.

Photo Credit Apertura | Pixabay