Ana Ros è la chef donna migliore al mondo: la celebre classifica premia la cuoca slovena e il suo ristorante di famiglia a Caporetto.
Ana Ros è la chef donna migliore al mondo: la celebre classifica premia la cuoca slovena e il suo ristorante di famiglia a Caporetto.Si chiama Ana Roš, ha 44 anni e vive a Caporetto. E' lei la chef donna migliore al mondo per il 2017: lo ha proclamato il panel della classifica The World’s 50 Best Restaurant.
Laureata scienze diplomatiche, la Chef parla correntemente ben 5 lingue. Ana era avviata alla carriera diplomatica cui (per fortuna) ha poi preferito il mondo dell’enogastronomia, entrandovi da autodidatta.
La chef dà sfogo alla sua creatività nel ristorante di famiglia Hiša Franko a Caporetto, di cui è titolare insieme al marito Valter Kramar.
Impossibile separare l’identità della sua cucina dal luogo in cui è nata, la Slovenia, un crocevia di culture diverse, una terra cosmopolita e variegata cui oggi si guarda come un punto di riferimento per le nuove tendenze dell’enogastronomia mondiale.
Ana mixa sapori e tradizioni provenienti da tutta Europa in piatti che si caratterizzano per un disordine molto ben controllato
Il suo percorso professionale è davvero singolare. Dopo essersi laureata all’università di Trieste con il massimo dei voti, lascia tutto per salvare il ristorante della famiglia di Walter dalla vendita imminente e decide di stravolgerlo completamente, ripartendo dalla cucina del proprio territorio, ma viaggiando diverse volte l’anno per assorbire gli spunti provenienti da ogni parte del mondo.
Dopo quattro anni dall’esordio, nel 2006 Ana si è già fatta notare dalla critica internazionale come astro nascente della cucina. I suoi capisaldi sono la connessione con il territorio e le erbe spontanee, immancabili nei suoi menu.
Di lei William Drew, redattore capo di The World’s 50 Best Restaurants, dice: “Una vera leader in fatto di gastronomia mondiale grazie alla sua precisione, attenzione ai dettagli ed immaginazione. La sua passione per gli ingredienti locali, l’investimento nelle persone e la sua dedizione a elevare le arti culinarie della Slovenia fanno di lei un modello cui aspirare”.
Dall’Alta Badia, dove si trova per prendere parte a Care’s 2017, Ana commenta incredula, come riporta Repubblica.it: “Si è trattata di una vera e propria sorpresa. Per me è una grande responsabilità accettare questo riconoscimento, soprattutto considerando che sono una chef autodidatta, ma al tempo stesso la considero una grande opportunità per la Slovenia affinché possa essere rivalutata come destinazione gastronomica interessante”.
In una passata intervista su lagazzettadelgusto.it la chef descriveva così il processo di creazione di un piatto: “Parto sempre da quello che ho attorno, la scorsa settimana camminavo e vedevo pimpinella ovunque, così ho cominciato a pensare al suo sapore, un misto tra anguria, cetriolo e noce. Ne ho fatto un’infusione con dello sciroppo per estrarne il gusto e combinato con ravanello cotto sottovuoto, riso stracotto, anguria fermentata con i semi tostati, noce e pepe giamaicano. Con il mio team cerchiamo di cambiare il menù a seconda dei ritmi della natura e ogni mese proponiamo almeno sei piatti diversi. Non teniamo mai troppo a lungo un piatto sulla carta, l’energia che sprigiona una nuova creazione è tangibile e riconoscibile”.
Foto: www.cookitraw.org