Le sfide di ogni giorno ai fornelli, le nuove tendenze della cucina, i consigli agli aspiranti chef: Andrea Berton si racconta.
Le sfide di ogni giorno ai fornelli, le nuove tendenze della cucina, i consigli agli aspiranti chef: Andrea Berton si racconta."Stare in cucina è come giocare una partita di calcio due volte al giorno. Ti cade una padella e rischi di perdere il campionato". Il successo di uno chef come Andrea Berton si misura, anche, nella caparbietà che fa spostare costantemente l’asticella un po’ più in là dei propri limiti, alla ricerca del meglio, sempre e comunque.
"Qui le giornate iniziano alle 8 e mezza del mattino e finiscono a notte fonda - racconta sul settimanale Grazia, parlando del suo lavoro quotidiano ai fornelli -. Facciamo tre riunioni al giorno: mattina, pranzo e sera, con bilancio finale su quello che ha funzionato e su come dribblare, la prossima volta, ogni contrattempo".
Quarantasei anni, Berton a Milano ha un ristorante stellato che porta il suo nome ed è socio di altri due locali, il Pisacco e il Dry,
ma da poco si è anche impegnato nella ristorazione d’albergo aprendo il Berton al Lago a Torno (Como) presso il resort Il Sereno. A primavera 2017, invece, arriverà in libreria con nuovo progetto editoriale.
È una vera e propria star della ristorazione, insomma, abbastanza autorevole da meritare la giusta attenzione quando parla di futuri trend del gusto. "Ci stiamo orientando verso una cucina di verdure. Perché ci fanno stare e sentire bene - riflette -. Limiteremo sempre di più la carne. Anche se, per quanto mi riguarda, nelle giuste dosi e di grande qualità, resta un ingrediente meraviglioso".
Chi guarda a lui come un maestro da seguire, intanto, sappia che si definisce "esigente, organizzato e con i piedi per terra". E presta attenzione per un particolare attrezzo: "Di un candidato che vuole entrare nella mia cucina guardo come prima cosa i suoi coltelli: devono essere affilatissimi - conclude -. Altrimenti rovinerà ogni ingrediente che tocca. E poi cerco di capire come affronta gli imprevisti". Gii aspiranti chef sono avvisati.
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