Procedimento
- Tritate grossolanamente la frutta secca evitando di ridurla in polvere. Stendete la pasta fillo, sovrapponendo più fogli per ottenere una base croccante. Spennellate ogni strato con del burro fuso.
- Distribuite uno strato di pasta fillo e, sopra, la frutta secca e ricoprite con altri strati di pasta fillo, sempre spennellando con il burro.
- Una volta composto il dolce, tagliatelo a rombi o quadrati con un coltello affilato. Cuocete quindi in forno preriscaldato a 150 °C sul ripiano inferiore per circa 1 ora e mezza, finché tutti gli strati di pasta fillo saranno croccanti e dorati.
- Mentre il baklava cuoce, preparate uno sciroppo con acqua, zucchero e succo di limone. Portate a ebollizione e lasciate sobbollire per circa 10 minuti. Aggiungete l’acqua di fiori d'arancio o di rose a piacere.
- Appena sfornato il baklava, versate lo sciroppo sopra i rombi di pasta. Lasciate raffreddare per consentire allo sciroppo di penetrare tra gli strati.
- Lasciate riposare il dolce qualche ora, anche tutta la notte, prima di gustarlo.
Consigli per un baklava perfetto
Se volete ottenere un risultato impeccabile, usate della frutta secca di alta qualità. Ricordatevi di spennellare ogni strato di pasta con il burro fuso per ottenere la consistenza croccante caratteristica di questa preparazione.
Tritate finemente la frutta secca, ma evitate di polverizzarla per sentirla comunque sotto i denti, e disponetela in uno strato uniforme tra la pasta fillo. Fate cuocere lentamente il dolce ad una temperatura relativamente bassa fino a completa doratura.
Versate lo sciroppo caldo sul baklava appena sfornato per fare in modo che venga assorbito alla perfezione. Infine, lasciatelo riposare a lungo prima dell’assaggio in modo che i sapori si amalgamino perfettamente.
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Origine del baklava
L'origine del baklava è avvolta nel mistero ed è contesa da diverse culture. Secondo diverse fonti, la ricetta sarebbe nata in Turchia, più precisamente nell'Impero Ottomano, dove veniva preparata nelle cucine del palazzo Topkapi a Istanbul. La preparazione del baklava si diffuse poi in tutto l'Impero Ottomano, arrivando fino ai Balcani e al Medio Oriente.
Alcune tesi sostengono, tuttavia, che il dolce potrebbe avere radici ancora più antiche, e che risalirebbe addirittura all'antica Mesopotamia e all’Impero Persiano, dove già si preparavano dolci a base di frutta secca e miele.
Nonostante l'esatta origine rimanga incerta, il baklava greco e il baklava turco sono due delle versioni più conosciute e apprezzate ad oggi.
Come servire il baklava
E’ consigliabile mangiarlo a temperatura ambiente, ma è ottimo anche quando è leggermente tiepido. Tagliatelo in piccoli rombi o quadrati per ottenere delle porzioni facili da gustare, dato che è un dolce ricco e calorico. Per una presentazione impeccabile, potete guarnire ogni pezzo con un po' di frutta secca tritata o una spolverata di pistacchi macinati.
Potete accompagnarlo con un tè alla menta, un caffè turco o un espresso, tutte bevande che aiutano a bilanciare la dolcezza del dolce. Se proprio volete arricchirlo con una pallina di gelato o una crema, optate per i gusti yogurt o limone, che ne contrastano piacevolmente la dolcezza.
Varianti del baklava
Esistono diverse varianti del baklava: ogni paese o regione vanta le proprie preferenze e tradizioni. Quella preparata in Algeria, ad esempio, non utilizza la pasta fillo, ma un altro tipo di pasta sottile, e le sole mandorle come ripieno.
Nel baklava greco, invece, generalmente si usano più le noci che i pistacchi e tra gli aromi più diffusi c’è la cannella. Nel baklava turco sono spesso presenti i pistacchi oltre le noci e le mandorle.
Sebbene non sia tradizionale, il baklava al cioccolato è una versione moderna e particolarmente apprezzata dai più golosi. Infine, un cenno merita il baklava salato, che potete farcire con feta, pomodorini, olive e frutta secca.
Conservazione
Il baklava è un dolce che si conserva bene anche per diversi giorni. Dopo averlo preparato e lasciato raffreddare, potete trasferirlo in un contenitore ermetico a temperatura ambiente per 3-4 giorni. Se volete conservarlo più a lungo, potete tenerlo in frigo, ma in questo caso la croccantezza potrebbe risentirne.
Potete anche congelare il dolce. Avvolgetelo con della pellicola per alimenti o conservatelo in un contenitore ben chiuso, quindi nel freezer. Così facendo, potrà durare fino a 3 mesi. Prima di servirlo, fatelo scongelare a temperatura ambiente.
Come rendere il baklava meno dolce
Nonostante sia delizioso, il baklava è un dessert “stucchevole”, specie per chi non ama i sapori troppo dolci. Se volete minimizzarne questa caratteristica, riducete la quantità di zucchero o miele nello sciroppo e aggiungete più succo di limone per contrastarlo e donare un tocco di freschezza.
Potete anche diminuire la quantità di sciroppo versato: fatelo cadere appena solo sulla superficie, lasciando alcuni strati croccanti.
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