Cosa c'entra la torta paradiso con Winona Ryder e Angelina Jolie? Fidatevi che c'entra eccome! La ricetta di Cucinare Stanca.
Cosa c'entra la torta paradiso con Winona Ryder e Angelina Jolie? Fidatevi che c'entra eccome! La ricetta di Cucinare Stanca.A noi ragazze (forse una volta ragazze) nate negli anni 80 sono state fornite, attraverso la filmografia della nostra generazione, una serie di spiriti guida molto particolari: le pazzerelle fighe dei film.
Quindi noi, cieche e inconsapevoli, abbiamo introiettato attraverso film come Ragazze interrotte, una nuova equivalenza sociale e di stile per la quale: pazza = figa. Certo, questo vale se sei Winona Ryder o Angelina Jolie, le protagoniste del film, ricoverate in un ospedale psichiatrico femminile alla fine degli anni ’60, che diventano amiche e un po’ nemiche e fanno i drammi maledetti con sguardi persi.
Ascesa e declino della "pazzerella figa"
In questo modo siamo state agevolate a derubricare la malattia mentale a una sorta di stato di grazia che ti conferiva, pur non avendo mai avuto un problema in vita tua, manco un incubo strano di notte, quell’aria maledetta e speciale che secondo noi faceva innamorare tutt* e colmava quel vuoto di contenuti che senza dubbio a 18 anni ci caratterizzava.
Effettivamente dobbiamo essere un po’ oneste, ci è riuscito molto bene il dramma, tanto che adesso non ci ricordiamo più come si faccia a tornare normali, non troviamo il pulsante e stiamo impelagate in una situazione anacronistica e forse non ci ricordiamo più che era solo un gioco a 20 anni fare le hell girls, invece adesso i confini delle cose, con l’abitudine li abbiamo un po’ persi.
Quando la nostra giornata appunto non consiste più in andare all’università con la faccia emaciata e “cento problemi che neanche te li sto dicendo’’, dobbiamo necessariamente semplificarci noi, perché dopo i 30 anni il fascino della pazzerella si potrebbe trasformare in un pantano inaffrontabile che obiettivamente non solo non va più di moda ed è anacronistico, ma davvero non fa più innamorare nessuno, anzi fa tanto tenerezza.
La problematica è anche un’altra, la pazzia imitata non ha gli stessi effetti ammalianti della pazzia vera, ma purtroppo lo capiamo troppo tardi, se qualche adolescente ci legge consiglio di abbandonare subito la pratica.
Come ritrovare la via del paradiso
Quindi nell’ottica di ritrovare il paradiso perduto, dobbiamo fare l’esercizio contrario: normalizzarci e dimetterci dal Claymoore Hospital (ospedale psichiatrico di Ragazze interrotte) con diagnosi: guarite dal ridicolo.
La torta paradiso è abbastanza emblematica di quello che dovremmo, a mio parere, raggiungere nella vita: la prevedibilità e la calma.
Pochi ingredienti, poco articolati, tutti belli pesanti come voi, ma seguendo poche direttive precise si arriva sempre all’obiettivo, che ripeto, deve essere una sorta di paradiso interiore in cui abbiamo poche cose ma messe insieme bene.
Cosa ci serve per questa ascesa celeste (per una tortiera diametro 24):