Tutto sul pangiallo romano, il dolce natalizio della tradizione laziale di buon auspicio.
Tutto sul pangiallo romano, il dolce natalizio della tradizione laziale di buon auspicio.Tra i dolci laziali della tradizione natalizia c’è il pangiallo. Immancabile sulle tavole festive, si presenta come un pane di piccole dimensioni coperto da una caratteristica crosticina dorata. L’impasto è tempestato di frutta secca e profumato con scorza di agrumi.
La storia del pangiallo romano affonda le sue radici in epoca antica :ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo ma, soprattutto, come prepararlo in casa.
Che cos'è il pangiallo romano?
Dolce tipico romano, il pangiallo è una preparazione tradizionale del periodo natalizio. Il suo impasto, piuttosto sodo, è arricchito di frutta secca, miele, cioccolato e fichi. Si usa realizzarlo il 21 dicembre, giorno del solstizio d’inverno, come buon auspicio affinché torni presto a splendere il sole. Non a caso ha un colore giallo acceso, proprio a ricordare quello del sole.
La storia del dolce tradizionale del Lazio
Il pangiallo rientra nella categoria dei dolci romani antichi. Addirittura risalirebbe alla Roma Imperiale, epoca durante la quale era usanza distribuire dei dolci dorati in occasione della festa del solstizio d'inverno per i motivi di cui sopra.
Si ritiene che anticamente fosse realizzato con frutta secca, miele e cedro candito. L’impasto veniva poi cotto e spennellato con dell’uovo sbattuto. Quest’ultima è l’unica caratteristica sopravvissuta alla numerose trasformazioni che il dolce ha subito durante i secoli.
Pangiallo, la ricetta originale
La ricetta del pangiallo di Natale è semplice, ma richiede una grande varietà di ingredienti. Probabilmente è in questo che risiede il segreto della sua bontà. Ecco come realizzare questa delizia facente parte delle specialità romane da conoscere, un po' come i supplì romani.