Scegliere il vino giusto: i formaggi. Impara ad scegliere il vino giusto e ad abbinarlo a qualunque tipo di formaggio. Segui i videoconsigli della nostra sommelière.
A domanda... risposta
No, i formaggi si distinguono per le loro caratteristiche. Quelli freschi, a pasta molle, come la mozzarella o la crescenza, prediligono un vino bianco giovane e vivace, oppure un rosato leggero, come il Pignoletto frizzante.
E quale vino è consigliabile con i formaggi a pasta semidura?
Se si gusta un caciocavallo, una fontina, piuttosto che del provolone o del pecorino, il vino migliore è un bianco morbido, con ottimo spessore e gusto olfattivo, oppure un vino rosso di discreta evoluzione, morbido e caldo come il Merlot.
Quando si porta in tavola un formaggio a pasta dura, quale vino è bene servire?
Con un formaggio a pasta dura, come il parmigiano reggiano, la toma piemontese o il bitto, è bene servire un vino rosso, caldo, morbido e sapido, che abbia raggiunto una buona maturazione in botte. Per esempio, il Cabernet Sauvignon.
Quale vino si accompagna meglio ai formaggi erborinati?
Se prendiamo come esempio il più famoso, ossia il gorgonzola, si può optare per un rosso di grande struttura e complessità, oppure un passito, per esempio l'Albana di Romagna Passito.
Autore
Augusto Favaloro
Regia
Angelo Camba
Producer
Augusto Favaloro
Operatori
Angelo Camba
Valentina Mele
Montaggio
Fabrizio Parisi per Studio Effe
Esperto
Yuki Kumagawa, sommelière
Si ringraziano
Giorgio Chiarli e la Chiarli 1860 (Modena)
www.chiarli.com
Linda Rubini - Ufficio Stampa Maurizio Rocchelli (Milano)
www.rocchelli.eu
- Il vino passito (o vin santo) è ricavato, come indica il nome, dall'uva appassita, ossia da acini in cui la concentrazione del contenuto zuccherino può raggiungere il 30-40%. L'appassimento dell'uva può avvenire sulle piante, oppure i grappoli vengono lasciati appassire dopo la vendemmia.
- Lo stato evolutivo del vino prevede una scala di classificazione costituita da cinque passaggi: giovane (un vino non ancora maturo, acidulo e velato), pronto (inizia a esprimere le sue qualità organolettiche), maturo (raggiunge le migliori qualità di colore, odore, sapore), leggermente vecchio (inizia a presentare qualche alterazione) e decrepito (in cui l'ossidazione è evidente e la sua tipicità non è più riconoscibile).