Frutto di una mutazione genetica nella tigre del Bengala, la tigre bianca è uno degli animali più maestosi che siano mai esistiti sul nostro pianeta.
Frutto di una mutazione genetica nella tigre del Bengala, la tigre bianca è uno degli animali più maestosi che siano mai esistiti sul nostro pianeta.L’esistenza della tigre bianca, animale regale e affascinante, è nota da diverso tempo: il primo esemplare in natura fu scoperto infatti verso il 1820. Si tratta senza dubbio di una delle creature più affascinanti, e al tempo stesso rare, del mondo animale. La tigre bianca è infatti una variante della tigre del Bengala, il cui nome scientifico è Panthera tigris tigris: si distingue però da quest'ultima per la particolarità del suo manto, che è bianco con striature nere o grigie, e per il colore degli occhi, solitamente azzurri o verdi. Ma qual è l'origine della tigre bianca, dove vive e quanti esemplari esistono al mondo? Andiamo a scoprire di più: qui di seguito trovi tante utili informazioni sulla tigre bianca.
Dove vive la tigre bianca: origini e habitat
Foto: Sahapol Vinitphon-123RF
Come già anticipato, la tigre bianca non è una sottospecie distinta, ma è il risultato di una rara mutazione genetica che si manfiesta principlemente nelle tigri del Bengala e che inibisce la tipica colorazione arancione di questi felidi. Ma dove vive la tigre bianca? Benché questo fenomeno sia stato avvistato in natura, purtroppo oggi la maggior parte degli esemplari di tigre bianca vive in cattività a causa della distruzione dell'habitat e della caccia.
Tuttavia, appartenendo proprio alla specie della tigre del Bengala, l'originale habitat della tigre bianca è da ritrovarsi in India, e in particolare nelle foreste del Madhya Pradesh e del Bihar.
Le caratteristiche della tigre bianca
Considerata la seconda tigre più grande dopo tigre siberiana, la tigre del Bengala - e di conseguenza la tigre bianca - può raggiungere una lunghezza che varia dai 2,70 ai 3,10 metri negli esemplari di sesso maschile e dai 2,40 ai 2,70 metri negli esemplari di sesso femminile. Il suo peso oscilla invece dai 180 kg ai 260 kg nei maschi e dai 100 kg ai 160 kg nelle femmine. Tuttavia bisogna fare una precisazione: le tigri bianche possono infatti essere leggermente più grandi delle tigri arancioni, con una muscolatura potente che le rende abili cacciatrici. La loro dieta è composta principalmente da cervi, cinghiali e altri erbivori. Sebbene abbiano un aspetto affascinante e quasi mitologico, il loro comportamento è identico a quello delle altre tigri: sono solitarie, territoriali e notoriamente abili nel nuoto.
Cerchiamo ora di rispondere a una domanda che si fanno in tanti? La tigre bianca è una tigre albina? La risposta è no: il mantello bianco della tigre è infatti il risultato di un gene recessivo chiamato "inibitore della feomelanina", che riduce la pigmentazione arancione tipica delle tigri. Perché una tigre bianca nasca, entrambi i genitori devono possedere e trasmettere questo gene. A causa di questa rarità genetica, molte tigri bianche in cattività sono il risultato di accoppiamenti selettivi, che però possono portare a problemi di salute come deformità scheletriche, ma anche a problemi neurologici.
Riproduzione
Quanto alla sua riproduzione in natura, la tigre bianca, così come la tigre del Bengala, può partorire dai 2 ai 4 cuccioli dopo un gestazione della durata di circa 15 settimane. Una volta nati, i cuccioli di tigre vengono allattati fino al sesto mese di età: da quando inizia lo svezzamento i piccoli imparano dalla madre le varie tecniche di cattura delle prede. Verso i 18 mesi lo sviluppo dei piccoli può dirsi completo poiché sono in grado di procacciarsi cibo in totale autonomia.
Aspettative di vita
La tigre bianca è un animale piuttosto longevo con un’aspettativa di vita che si aggira intorno ai 15-20 anni. Secondo la mitologia e la cultura tradizionale cinese, una comune tigre arancione, raggiunti i 500 anni di vita, diventa una tigre bianca.
Conservazione e protezione della tigre bianca
Nonostante il loro fascino, il destino delle tigri bianche è incerto, anche perché l'allevamento selettivo - oltre a presentare il problema della cattività, sempre deleteria per gli animali selvatici, porta, come già anticipato, a problemi fisici di diverso tipo. Oltre a questo, il bracconaggio e la perdita dell'habitat minaccia la sopravvivenza delle tigri in generale, e delle tigri bianche di conseguenza. Organizzazioni per la conservazione della fauna selvatica lavorano per proteggere gli habitat naturali delle tigri e per combattere il commercio illegale di animali selvatici.
Kenny, la presunta tigre bianca con la sindrome di Down
Quando si parla di tigre bianca viene spesso in mente Kenny, nata in cattività negli USA nel 1998 e spesso descritta come la tigre bianca Down, benché questa condizione non esista nei felini. A cosa erano dovute quindi le particolari caratteristiche fisiche di quest'esemplare? Il muso schiacciato e la mandibola deformata non erano l'effetto della presunta sindrome di Down, ma il risultato evidente di ripetuti incroci con consaguinei, pratica comune negli allevamenti di tigri bianche, che hanno il fine di mantenere la rarità del manto chiaro.
Kenny è stata ed è tuttora il simbolo delle problematiche legate all'allevamento selettivo, poiché molte tigri bianche in cattività nascono con gravi difetti. Nonostante le sue condizioni, Kenny ha vissuto una vita serena in un santuario per animali fino alla sua morte nel 2008.
Foto apertura: Ratanakorn-123RF