Secondo una leggenda molto diffusa, il calabrone non potrebbe volare a causa dell'insufficiente frequenza di battito d'ali e struttura alare, ma l'insetto, non essendo a conoscenza di queste nozioni, riesce comunque a volare.
Secondo una leggenda molto diffusa, il calabrone non potrebbe volare a causa dell'insufficiente frequenza di battito d'ali e struttura alare, ma l'insetto, non essendo a conoscenza di queste nozioni, riesce comunque a volare.Una delle leggende più largamente diffuse afferma che il calabrone-bombo non possa volare stando alle leggi della fisica. In realtà nel 2005 è stato dimostrato, grazie a una serie di riprese ad alta velocità, che il calabrone può volare e non viola alcuna legge della fisica, eppure questa leggenda metropolitana continua a resistere.
Il mito del volo del calabrone inconsapevole
Foto: Natalia-123RF
Secondo questa leggenda, diffusasi nel corso del XX secolo, le leggi dell'aerodinamica non consentirebbero al calabrone di volare perché non avrebbe una sufficiente struttura alare, oltre che una sufficiente frequenza di battito d'ali per sostenere il proprio peso, tuttavia l’insetto, non essendo a conoscenza di queste nozioni, riuscirebbe comunque a volare.
Antoine Magnan e il volo del calabrone
La leggenda del volo del calabrone sembra essere nata negli anni ’30 del 1900 durante una cena tra luminari all’Università di Gottingen.
Si racconta che uno scienziato svizzero, dedito agli studi sulla dinamica dei gas, abbia scherzosamente posto il problema delle proprietà aerodinamiche che permettono alle ali del calabrone di volare. Eseguendo dei calcoli approssimativi, pare che lo scienziato in questione abbia dimostrato che secondo le leggi dell’aerodinamica la danza del calabrone nell’aria è impossibile.
Questa tesi sembra poi essere stata rafforzata da un testo francese del 1934 “Les vol des Insectes”, scritto dall'entomologo Antoine Magnan che, eseguendo delle equazioni relative alla resistenza dell'aria agli insetti, arrivò alla conclusione che il loro volo sarebbe impossibile.
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Il volo del calabrone o il volo del bombo?
Ad essere più precisi la leggenda del volo del calabrone viene riportata dall'ingegnere aeronautico John McMastes che fa riferimento al “bumblebee”, Bombus terrestris comunemente chiamato bombo, ovvero a un imenottero della famiglia degli Apidi il cui rapporto tra la superficie alare e la massa corporea ha fatto nascere il mito sul suo volo.
Durante la diffusione della leggenda, in italiano è stato erroneamente tradotto il termine inglese “bumblebee” con "calabrone" (Xylocopa violacea) che invece è un vespide.
È vero che il volo del calabrone non è fisicamente possibile?
Il calabrone ha un battito d’ali pari a 230 battiti al secondo ed è molto più veloce di altri insetti di dimensioni minori. Il suo movimento alare non consiste solo in un semplice battito d’ali, come quello degli uccelli, ma in un movimento estremamente più complesso che comporta anche la torsione e l’oscillazione delle ali. È proprio sfruttando la turbolenza creata dallo sbattere delle sue piccole ali che il calabrone riesce a volare, senza violare alcuna legge della fisica.
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