Il criceto e il cincillà non vanno assolutamente lavati con acqua e detergenti: per pulirsi effettuano il cosiddetto "bagno di sabbia". Sono infatti provvisti di un folto sottopelo ricoperto da un manto sottile: per pulire e pettinare il sottopelo, i roditori si rotolano volentieri nella sabbia che funziona come un pettine sulla pelliccia e che agisce anche sugli strati più sottili del manto. Bagni regolari nella sabbia consentono ai roditori di eliminare sporcizia, grasso e parassiti.
Il roditore si immerge nella sabbia e la utilizza per strofinarsi il pelo: i granelli di sabbia rimuovono il sebo in eccesso rendendo il pelo pulito, morbido e lucido. Il bagno di sabbia, oltre alla cura del corpo e del pelo, serve anche a curare le unghie e a calmare lo stress.
Per capire il tipo di sabbia è più idonea per il proprio criceto o cincillà non resta che fare diverse prove e vedere quali preferenze ha.
In genere si tende a escludere la sabbia polverosa e con grani piuttosto grossolani, come pure la sabbia per uccelli perché può contenere particelle di conchiglie: le sabbie di questo tipo oltre a non pulire il pelo, possono graffiare la cute del criceto favorendo l’insorgere di infezioni per cui è meglio evitarle.
Se si usa una sabbia grossolana il pelo del roditore rischia di rompersi e diventare ispido e in più si possono sviluppare malattie della pelle come parassiti o funghi. Si consiglia quindi di utilizzare solo sabbia fine, costituita da pomice in quanto più morbida e dotata di un alto potere assorbente.
Potrebbe andar bene anche la sabbia al quarzo che viene comunque accettata volentieri da alcuni criceti: tuttavia il quarzo non ha nessun potere assorbente, per cui è meglio preferire la sabbia a base di pomice.