Piccolo roditore originario dei territori aridi delle pianure asiatiche, il gerbillo si nutre in natura di erbe secche, radici e insetti. Animale onnivoro, il gerbillo presenta un apparato digerente che si affatica con facilità per cui è necessario seguire una dieta specifica.
L’alimentazione quotidiana del gerbillo deve essere priva di zuccheri e grassi che possono sovraccaricare le funzioni digestive e deve invece contenere vari semi, cereali ed erba secca. Molto gradito dal gerbillo è anche il foraggio fresco a base di ciuffi di carote, foglie di cavolo rapa, melissa, menta campestre, ciuffi di finocchio, dente di leone, margherite e artemisia.
Poiché nel suo ambiente originale il gerbillo non trova a disposizione frutta e verdure fresche, occorre somministrare con moderazione e in piccole dosi questi alimenti per non causare disturbi intestinali. Alla dieta di base del gerbillo vanno aggiunti un paio di volte a settimana, piccoli insetti e camole della farina per soddisfare il suo bisogno di proteine.
Legumi e patate vanno evitate del tutto come pure melanzane, aglio, cipolla ed erba cipollina. Le miscele di semi e granaglie, già pronte e disponibili in commercio, contengono per lo più avena, girasole, grano, lino, mais, miglio, orzo, riso, sesamo e zucca.
Tuttavia è bene specificare che i semi con un elevato contenuto di grassi come i semi di zucca, lino e girasole vanno dati al gerbillo in minime quantità e solo di tanto in tanto. Il gerbillo mangia poi molto volentieri il fieno costituito da più tipi di erbe e fiori: si tratta di un alimento importante che aiuta a regolarizzare l’intestino e a limare i denti che sono a crescita continua.