Prendere un criceto non è una scelta da fare alla leggera. Ecco qualche consiglio in merito.
Prendere un criceto non è una scelta da fare alla leggera. Ecco qualche consiglio in merito.Il criceto è un animale che può rivelarsi un compagno di giochi simpatico e divertente se lo si abitua fin da piccolo al contatto umano. Rispetto ad altri animali da compagnia come il cane o il gatto è molto meno impegnativo. Ciò non toglie che abbia le sue esigenze e il diritto di essere rispettato come ogni altro essere vivente. Ecco perché la decisione di prendere un criceto dovrebbe essere sempre ben ponderata
Con questa guida vi aiuteremo a capire quali domande bisogna porsi prima di scegliere il criceto.
Criceto: acquisto o adozione?
La parola “acquisto” quando si parla di un essere vivente è sempre un po’ fuori luogo. Tuttavia è questo che di fatto si fa quando si va al negozio di animali a prendere un amico a quattro zampe. Per il criceto, poi, sembra l’unica alternativa possibile oltre a quella dell’adozione da un conoscente che magari si ritrova con una cucciolata da sistemare.
Quello che non tutti sanno è che esistono associazioni di volontari, o anche all’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) che raccolgono quotidianamente criceti abbandonati o intere cucciolate da padroni che non avevano considerato quanto possa essere prolifica una coppia di criceti.
Prima di recarvi in un negozio di animali rivolgetevi ad una di queste strutture o controllate tra i tanti annunci pubblicati anche online (es. su Ziprar.com): magari scoprite che c’è proprio il criceto che cercavate. Sarà sicuramente un bel gesto d’amore.
Criceto: quale razza scegliere?
Esistono cinque specie di criceto da compagnia soggette a libero commercio e per le quali non sono necessari documenti né per la compravendita né per la detenzione: il criceto dorato (Mesocricetus auratus); il siberiano (Phodopus sungorus); il russo (Phodopus campbelli); di Roborowsky (Phodopus roborowsky); e il cinese (Cricetulus griseus). Potreste sentirveli proporre anche coi nomi di hamster (criceto in lingua anglosassone): dorato, russo, winter white, lemming, orsetto russo. Ma si tratta di nomi sui quali si rischia di fare molta confusione rispetto ai nomi scientifici della classificazione tassonomica dei biologi.
Tutte hanno una taglia medio-piccola, con dimensioni che variano da 5 cm e 14-20 g (Phodopus roborowsky) a 13-15 cm e 85-150 g (Mesocricetus auratus). Nei negozi può capitare di ritrovare anche criceti denominati “europei” (Cricetus cricetus), di dimensioni maggiori che però sono considerati animali in pericolo in Natura a causa della diminuzione dell’habitat e per la caccia dell’Uomo per impedire le razzie nei campi coltivati.
Riguardo al comportamento esiste una sorta di “classifica” secondo cui i "migliori" da questo punto di vista sono i criceti dorati, mentre i "peggiori" i criceti di Roborowsky dal temperamento più attivo, vivace e difficili da contenere, ma solo in quanto i primi essendo anche di dimensioni maggiori, sono più facilmente maneggiabili e lo accettano meglio.
Per il resto non c’è una vera correlazione univoca tra razza e carattere: molto dipenderà dalle caratteristiche genetiche del nostro criceto e dal modo in cui lo alleveremo. Abituandolo fin da piccolo ad essere maneggiato avremo più probabilità di trovarci con un adulto socievole.
Scegliere il criceto: maschio o femmina?
Dipende esclusivamente dal vostro desiderio. Come per la razza, non esiste infatti una correlazione tra il sesso e il carattere più o meno affettuoso del criceto. Se vi interessa poter interagire con il vostro animaletto potendolo accarezzare e giocarci insieme, dovrete osservarlo un po’ prima di prenderlo, avere tanta pazienza e un pizzico di fortuna: esistono criceti che si lasciano accarezzare fin dai primi giorni di vita e criceti che occorre conquistare giorno dopo giorno offrendo loro cibo.
Per distinguere un criceto maschio da uno femmina è importante osservare la distanza tra l’organo genitale e l’ano (nel maschio è quasi doppia).
Single o coppia?
La scelta di tenere un solo criceto è la migliore, soprattutto se si è alle prime armi e non si vuole avere spiacevoli sorprese.
Contrariamente a quanto si pensa, infatti, i criceti non soffrono la solitudine e farne convivere più d’uno nella stessa gabbia sarebbe rischioso, oltreché poco utile, visto che si tratta di animali estremamente territoriali, capaci di impegnarsi in liti improvvise e alquanto cruente per la contesa dello spazio.
Questo vale soprattutto per criceti dello stesso sesso, ma anche far convivere maschio e femmina non è esente da rischi. A parte quello di trovarsi con decine di criceti da sistemare (una coppia di criceti si riproduce molto velocemente, anche 8-10 cuccioli due volte in un mese!) c’è sempre il rischio di liti e di uccisione della prole se la madre stressata non ce la fa più a stargli dietro.
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