Il significato delle parole che dovreste conoscere per favorire l'inclusione della comunità LGBTQ+. Perché l'amore ha l'amore come solo argomento.
Il significato delle parole che dovreste conoscere per favorire l'inclusione della comunità LGBTQ+. Perché l'amore ha l'amore come solo argomento.Giugno è il mese in cui ogni anno viene celebrato, in tutto il mondo, l’orgoglio della comunità LGBTQ+, il mese del Pride, un’occasione che si trasforma in un momento per parlare di diritti, negati e violati, in una società in cui l’amore è legittimato solo se rientra in una convenzione.
Forse non tutti sanno che il primo Pride della storia si svolse negli anni ‘70, l’anno successivo ai celebri moti di Stonewall, nel corso dei quali ci fu un violento scontro con la polizia durante una manifestazione per i diritti LGBTQ+.
In attesa di sventolare bandiere arcobaleno e fondersi in un’unica grande famiglia, dove non importa chi ami, né di chi sei figlio né tantomeno quante volte ti hanno fatto sentire sbagliato negli anni, riprendiamo alcuni dei termini che fanno parte dell'universo LGBTQ+, perché conoscere il significato delle parole è il primo passo per imparare a usarle nella vita di tutti i giorni.
La differenza tra identità di genere e orientamento sessuale
Due concetti tra i quali si tende spesso a fare confusione sono l’identità di genere e l’orientamento sessuale. L’identità di genere non è altro che il genere sessuale nel quale una persona si identifica, che potrebbe anche non corrispondere al sesso biologico, ovvero a quello che è stato assegnato alla nascita.
L’orientamento sessuale, invece, indica l’attrazione verso persone dello stesso sesso, di sesso diverso o di entrambi, che può essere di tipo sessuale, romantico, emozionale.
Ci si definirà, in base ai tre casi citati:
- omosessuale;
- etereosessuale;
- bisessuale.
Gender Queer
La parola genderqueer viene utilizzata per rappresentare tutte le persone che non si identificano nella tradizionale suddivisione binaria tra maschi e femmine, ovvero nel cosiddetto binarismo di genere. Una famiglia queer - ne abbiamo parlato a proposito di Michela Murgia - è una famiglia i cui componenti sono persone non necessariamente cisgender o eterosessuali. Potrà essere formata anche da lesbiche, gay, bisessuali, asessuali, persone transgender o non-binarie. La famiglia queer è inoltre una famiglia dove i ruoli non sono definiti, ci sono responsabilità ma sono fluide, variabili, interscambiabili, non si passa per i codici del diritto conosciuto. Ci potranno essere due padri, due madri, ma anche un solo padre, una sola madre, genitori, figli, nonni, fratelli, sorelle, genitori e figli adottivi.
Cisgender
La parola cisgender indica quelle persone che si identificano con il sesso che è stato loro assegnato alla nascita. Deriva dalla fusione di cis, che in latino significa “al di qua”, con gender, genere. Indica quindi una persona che si sente a proprio agio con il proprio genere biologico.
Transgender
Transgender è un individuo che non si riconosce con il sesso biologico che gli è stato assegnato alla nascita.
Le persone transgender possono essere:
- binarie, ovvero identificarsi con un genere diverso da quello che è stato loro assegnato alla nascita - sono quelle che spesso ricorrono agli interventi di cambio sesso (vaginoplastica o falloplastica);
- non-binarie, che non si identificano né nel genere maschile né in quello femminile, e hanno comportamenti sessuali e sociali che mettono insieme le caratteristiche di entrambi i generi.
Drag Queen
Le drag queen non sono travestiti, ma artisti (uomini) che si esibiscono in spettacoli di varietà di diverso tipo, e ricreano delle personalità femminili estremizzate, esagerando con il trucco e l'abbigliamento appariscente. L'equivalente al femminile si chiama Drag King.
Transessuale
Una persona transessuale è un individuo che vive la disforia di genere, ovvero la cui identità di genere non corrisponde al sesso che ha ricevuto alla nascita. Tali individui sono liberi di scegliere se intraprendere un percorso per la transizione di genere, oppure no.
Agender
Il termine agender indica quelle persone che non si identificano in un unico genere, a prescindere da quello che è il loro aspetto fisico. Sono, dunque, le persone non binarie, che non si sentono né maschi né femmine. Al massimo si definiscono neutral, ovvero appartenenti a un terzo sesso.
Demisessuale
I demisessuali sono individui che hanno una sessualità cosiddetta grigia, nel senso che provano attrazione sessuale soltanto per le persone con le quali hanno un forte legame di tipo emotivo.
Pansessuale
Il vocabolo pansessuale ingloba al suo interno l’aggettivo greco pan, che significa tutto. Indica tutte quelle persone che provano un’attrazione sessuale e/o romantica ed emozionale nei confronti di altri individui, indipendentemente dal loro genere e sesso.
Sapiosessuale
Sapiosessuale è un termine che è stato coniato per la prima volta nel 1989. Indica le persone che provano attrazione sessuale verso i partner particolarmente intelligenti, a prescindere da quello che è il loro aspetto fisico.
Asessuale
Gli asessuali sono individui che possono innamorarsi di altre persone, ma non provano alcun interesse nei confronti della sfera sessuale (o comunque provano un’attrazione sessuale molto bassa).
Schwa
Lo schwa (la cui pronuncia corretta è scevà) viene rappresentato con il simbolo ə nell'alfabeto fonetico internazionale (IPA). È una soluzione linguistica proposta per rendere il linguaggio più inclusivo, da utilizzare alla fine delle parole al posto del maschile. In questo modo, si renderà la lingua meno legata alla tradizionale distinzione binaria tra genere maschile e femminile.