Fare dello stretching mattutino non può che risultare una buona abitudine per la nostra salute. Potremmo azzardare che si tratti del naturale proseguimento dello stiramento che tutti, non appena svegli, sentiamo l’esigenza di compiere per allungare i muscoli delle gambe, della schiena e delle spalle indolenziti dal lungo riposo.
Ed è per tale motivo che - uomo o donna, principiante o esperto che siamo - il momento migliore per fare stretching, è proprio il mattino: bastano anche 5 minuti se andiamo di fretta e, a tal proposito, esistono delle app che possono guidarci negli esercizi per uno stretching più o meno dinamico.
Appurato questo, è meglio fare stretching prima o dopo colazione? La questione è abbastanza dibattuta, a meno che non si consideri il fatto che, prima di aver mangiato, il corpo tenda a consumare le riserve di grasso e che, quindi, se siamo a dieta, potrebbe risultare più propizio.
Durante la notte, infatti, i livelli della glicemia sono più bassi, ed allo stesso modo risultano più bassi quelli di glicogeno. Sfruttando tale situazione, si può associare ai benefici di tale esercizio fisico una maggiore possibilità di dimagrire. L’organismo sfrutterà i grassi accumulati in assenza di troppi zuccheri nel sangue.
Senza contare il fatto che allenarsi a stomaco pieno non sia proprio il massimo. A questo punto, nonostante quella dello stretching sia un’attività blanda, meglio fare colazione ed attendere di avere digerito per non creare problemi o affaticamenti inutili durante lo stretching.
Non considerate dunque lo stretching esclusivamente come l'operazione finale, ovvero conclusiva, di un allenamento. È molto di più: facilita il risveglio muscolare e ci prepara ad affrontare al meglio i mille impegni della giornata.
Foto apertura: Strelciuc Dumitru - 123RF