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Cancro al seno, per sconfiggerlo bisogna colpire le cellule staminali

Le cellule staminali sono un ostacolo nella lotta contro il cancro al seno. I ricercatori italiani sono riusciti a renderle più sensibili alla chemioterapia.

Le cellule staminali sono un ostacolo nella lotta contro il cancro al seno. I ricercatori italiani sono riusciti a renderle più sensibili alla chemioterapia.

Nell’immaginario comune le cellule staminali stanno sempre più assumendo le sembianze dell’ingrediente fondamentale per sconfiggere le più svariate malattie.

In realtà, se da un lato è vero che queste cellule permettono di rinnovare i tessuti e di ripararli in caso di danneggiamento, dall’altro possono rappresentare una minaccia per la salute.

E’ questo il caso delle cellule staminali tumorali, che oltre a dare inizio al cancro ne permettono anche il ritorno a distanza di anni dalla battaglia che hanno permesso di sconfiggerlo.

Oggi un gruppo di ricercatori italiani ha individuato una proteina fondamentale per determinare il comportamento delle cellule staminali dei tumori che potrebbe aprire la strada a nuove terapie per sconfiggere definitivamente il cancro al seno

Si tratta del team di ricercatori coordinato da Giannino Del Sal, capo dell’Unità di Oncologia Molecolare del Laboratorio Nazionale CIB di Area Science Park a Trieste e docente di Biologia Applicata presso l’Università di Trieste, che in uno studio pubblicato su EMBO Molecular Medicine ha scoperto che privare le cellule staminali tumorali della proteina Pin1 fa loro perdere la capacità di resistere alla chemioterapia, portando invece alla loro morte.

Studiando la ghiandola mammaria normale abbiamo capito che Pin1 è una proteina fondamentale per il tessuto sano, per la sopravvivenza e il rinnovamento della speciale nicchia delle cellule staminali”, racconta Del Sal. “Da questa osservazione al tumore, il passo è stato poi breve”.

Sapevamo, infatti, che Pin1 si ritrova spesso espresso a livelli abnormi in diversi tumori, in particolare nei più aggressivi. Ci siamo chiesti quindi se, stravolto il suo normale funzionamento, lo stesso fattore che controlla le cellule staminali del tessuto sano potesse avere un ruolo anche nella biologia delle cellule staminali tumorali”.

Togliere Pin1 al tumore sembra, quindi, equivalente a togliere una sorta di scudo difensivo alle sue cellule staminali.

Agendo in questo modo potrebbe essere possibile rendere le staminali tumorali più vulnerabili e un bersaglio più facile per le terapie anticancro.


Foto: @ rachel a. k. – Flickr