Il diabete e l'osteoporosi potrebbero avere una storia comune. Scopri i rischi per le ossa!
Il diabete e l'osteoporosi potrebbero avere una storia comune. Scopri i rischi per le ossa!L’osteoporosi è un problema piuttosto diffuso fra le donne.
A caratterizzarla è la perdita di massa ossea che aumenta la fragilità delle ossa e, di conseguenza, il rischio fratture.
Spesso, quando si pensa a questa condizione, il pensiero corre immediatamente al calcio, che insieme alla vitamina D, è fondamentale per proteggere la salute dello scheletro.
I fattori che possono minacciarla sono però anche altri.
Anche un eccesso di zuccheri nel sangue può danneggiare le ossa
A parlarne sono gli esperti riunitisi a Brescia, in occasione della settima edizione dello Skeletal Endocrinology Meeting, un’occasione per discutere dei risultati di una metanalisi pubblicata sulla rivista Osteoporosis International. Ne è emerso che il diabete, sia che sia di tipo 1 sia che si tratti di diabete di tipo 2, è un fattore di rischio significativo per alterazioni della massa ossea.
Analizzando i dati raccolti in ben 21 ricerche condotte sul tema, che hanno coinvolto in totale quasi 7 milioni di individui, la metanalisi ha confermato l’associazione tra diabete e problemi alle ossa.
Come spiega Andrea Giustina, docente di Endocrinologia all’Università degli Studi di Brescia, ciò si traduce in:
- un rischio doppio di fratture
- nel caso del diabete di tipo 1, un rischio quasi 6 volte maggiore di danni all’anca o al femore
- nel caso del diabete di tipo 2, un rischio circa 1,5 volte maggiore di danni all’anca o al femore
I meccanismi alla base dell’associazione sono diversi a seconda del tipo di diabete con cui si ha a che fare.
- Nel diabete di tipo 1, spiega Giustina, è l’incapacità di formare nuovo tessuto osseo a rendere fragile lo scheletro
- Nel diabete di tipo 2 è invece compromessa la qualità dell’osso, all’interno del quale gli zuccheri in eccesso si legano a proteine e fibre. Ciò porta alla formazione di una sorta di gelatina densa ma molto fragile. Si ipotizza, però, che ad entrare in gioco siano anche altri fattori, ad esempio alcune molecole coinvolte nei processi infiammatori.
La gravità del problema dipende anche da altri fattori, in particolare dalla durata della malattia.
Nelle donne giovani che convivono da almeno 5 anni con il diabete di tipo 1 il rischio di fratture è 12 volte superiore rispetto a quello corso dalle donne senza diabete
Studi dello stesso Giustina, pubblicati sulla rivista Bone, hanno inoltre dimostrato che antidiabetici di vecchia generazione possono aumentare il rischio di osteoporosi e fratture vertebrali.
La diagnosi non è semplice, soprattutto perché il problema riguarda la qualità delle cellule dell’osso. Per questo gli esperti sottolineano l’importanza di aumentare la consapevolezza dell’esistenza del problema.
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