Accendere il palo santo, sentirlo sprigionare il suo profumo balsamico e purificare l’ambiente allontanando tensioni ed energie negative: un piccolo rituale che vale la pena di scoprire.
Accendere il palo santo, sentirlo sprigionare il suo profumo balsamico e purificare l’ambiente allontanando tensioni ed energie negative: un piccolo rituale che vale la pena di scoprire.Se sei una persona che ci tiene alla propria dimensione spirituale, se alla fine della giornata senti il bisogno di allontanare da te tensioni e cattivi pensieri, allora in casa tua non può mancare il palo santo. Vediamo meglio cos’è e come si usa.
Cos'è il palo santo?
Cominciamo dall’abc. Palo santo in spagnolo significa “legno sacro”: con questa denominazione ci si riferisce a un legno aromatico ricavato soprattutto dal Bursera graveolens, un albero che cresce nelle regioni tropicali dell'America del Sud, in particolare in Ecuador e Perù. Indagando un po’ si scopre che esistono diverse varietà di palo santo, le quali differiscono per regione di provenienza, taglio e profumo. Le più celebri sono Seleccion, Especial e Popular.
A cosa serve e come si usa
Ma nel concreto, come si usa il palo santo? È semplicissimo! Prima di tutto lo devi accendere, avvicinandolo alla fiamma di un accendino o di una candela per poi spegnerlo delicatamente prima che prenda fuoco (attenzione dunque a non ridurlo in cenere!). A quel punto – meglio ancora se soffi dolcemente – il palo santo inizia a disperdere nell’ambiente il suo inconfondibile profumo balsamico, dalle note fresche e agrumate.
Per diffonderlo bene, ti basta passeggiare per casa facendo roteare in senso orario il bastoncino, in particolare in prossimità di porte e finestre ma, più in generale, in qualsiasi luogo credi debba essere “purificato”.
La piramide olfattiva del profumo
Se ti stai domandando dove si compra il palo santo, hai l’imbarazzo della scelta: ormai esistono innumerevoli negozi specializzati in articoli naturali ed etnici, con l’opportunità anche di acquistare online e farteli recapitare direttamente a casa.
Leggendo le descrizioni, noterai che si parla di “piramide olfattiva”. È la descrizione della struttura di un profumo che suddivide le sue note olfattive in tre categorie principali a seconda dei suoi diversi stadi di evoluzione: note di testa, note di cuore e note di fondo.
Le note di testa del palo santo, cioè le prime a essere percepite ma anche le prime a evaporare, di norma sono di agrumi ma, più di rado, presentano anche accenti di erbe aromatiche. Il cuore del profumo è dominato dal caratteristico aroma caldo, legnoso e resinoso, con sfumature dolci e balsamiche, talvolta speziate. Il fondo del profumo ha altre note legnose, calde e persistenti.
Le proprietà magiche del palo santo
Alcune culture indigene ancestrali del sud America attribuivano al palo santo proprietà sia fisiche che spirituali, utilizzandolo quindi per trattare vari disturbi, dal raffreddore fino a mal di testa, ansia e stress.
Ancora oggi, il palo santo è ampiamente usato in aromaterapia per creare un’atmosfera positiva e rilassante, scacciando le energie negative presenti nell’ambiente. Bruciare il palo santo dunque è un piccolo rituale di pace e introspezione che, pur non avendo nulla di “magico” in senso stretto, può aiutarti a chiudere la giornata lasciando metaforicamente alle spalle le tensioni accumulate e ritrovando l’armonia.
Non stupisce dunque che molte persone accendano il palo santo durante le sedute di meditazione, per creare clima calmo e solenne che facilita l’introspezione. Se lo ritieni, puoi anche mettere in atto un piccolo rituale di purificazione della tua casa, o di un nuovo alloggio in cui ti troverai a vivere temporaneamente.
Le controindicazioni
C’è chi ci crede fermamente e chi meno, ma quel che è certo è che il palo santo non presenta controindicazioni, fatta eccezione per i rari casi di reazioni allergiche.
Foto copertina: Cup of couple / Pexels