Il rischio di melanoma dipende dall'esposizione ai raggi ultravioletti, ma non solo. Scopri il ruolo giocato dai geni!
Il rischio di melanoma dipende dall'esposizione ai raggi ultravioletti, ma non solo. Scopri il ruolo giocato dai geni!Il melanoma è nel 90% dei casi la conseguenza dei danni indotti nelle cellule della pelle dagli ultravioletti presenti nei raggi solari ed emessi dalle lampade abbronzanti.
Il rischio di svilupparlo può dipendere anche dai geni.
Essere portatori di una mutazione in un gene soppressore dei tumori può aumentare il rischio di melanoma o di altri tumori della pelle, soprattutto se ci si abbronza spesso.
A suggerirlo è uno studio pubblicato su Molecular Cell da un gruppo di ricercatori guidato da Chengyu Liang della Scuola di Medicina dell'University of Southern California.
Il gene in questione – UVRAG, UV radiation Resistance-Associated Gene – è stato associato allo Xeroderma Pigmentosum, una condizione che aumenta la sensibilità alla luce del sole e il rischio di sviluppare tumori della pelle.
I ricercatori hanno scoperto che le cellule portatrici del gene UVRAG mutato perdono più del 30% della capacità di riparare i danni indotti dai raggi ultravioletti.
Come spiega Liang, ciò significa che quando ci si abbronza, chi ha il gene UVRAG normale può riparare più efficientemente i danni indotti dagli ultravioletti rispetto a chi ha il gene UVRAG mutato, che accumulerà, invece, danni al DNA.
Giorno dopo giorno, esponendosi spesso agli ultravioletti, i portatori del gene mutato andranno incontro a un maggior rischio di sviluppare tumori alla pelle come il melanoma.
“Il gene UV-resistant è un soppressore dei tumori coinvolti nel processo di riparazione del DNA della cellula ed è essenziale per prevenire l'instabilità genomica indotta dagli UV”, spiega Yongfei Yang, primo nome dello studio. “Quando si perde il gene UV-resistant, la cellula non può più riparare efficientemente i danni indotti dagli UV e dagli agenti chimici”.
I ricercatori hanno dimostrato l'esistenza di un'associazione tra la mutazione e l'aumento del rischio di cancro, ma non solo.
“Abbiamo scoperto che l'espressione del gene UV-resistant è associata alla sopravvivenza dei pazienti con melanoma e agli stadi delle metastasi”, prosegue infatti Yang. “Livelli più bassi del gene UV-resistant corrispondono a un tasso di sopravvivenza inferiore e metastasi in stadio avanzato”.
“Se riuscissimo a capire in che modo agisce questo gene UV-resistant”, ipotizza Liang, “potremmo individuare bersagli per farmaci che invertano un meccanismo alterato perché ritorni a funzionare normalmente”.
La ricercatrice osserva però anche che il gene UVRAG potrebbe essere utilizzato come indicatore del rischio di cancro.
“Forse un giorno un farmaco potrebbe stimolare l'attività di riparazione del gene UV-resistant per assicurare la riparazione efficace delle cellule della pelle danneggiate dagli UV”, ipotizza Yang. “Sarebbe un buon trattamento per persone che sono a rischio di sviluppare un tumore della pelle”.
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Fonte: University of Southern California