Se qualcuno ha l’impressione di perdere troppi capelli dopo aver contratto il Covid-19, è utile sapere che non è solo un’impressione: capita a tre positivi su dieci. Per fortuna è un fenomeno transitorio.
Se qualcuno ha l’impressione di perdere troppi capelli dopo aver contratto il Covid-19, è utile sapere che non è solo un’impressione: capita a tre positivi su dieci. Per fortuna è un fenomeno transitorio.Ormai i sintomi del Covid-19 li sappiamo ripetere a menadito, dalla febbre alla perdita di gusto e olfatto. Ci stiamo anche abituando all’idea della sindrome post-Covid, cioè di quel malessere fisico e mentale che permane anche a settimane o mesi di distanza dal tampone negativo. Ma cosa c’entra la perdita di capelli? C’entra eccome, e lo dimostrano le migliaia e migliaia di testimonianze raccolte in tutto il mondo.
Perdita di capelli, ne soffrono 3 positivi su 10
Inizialmente il tema è passato del tutto sotto silenzio. Tant’è che, all’ennesima ciocca di capelli rimasta nella spazzola, le persone hanno iniziato a parlarne tra di loro o a cercare spiegazioni su Google (negli Usa si viaggia su una media di 829mila ricerche al mese per “hair loss”).
Alla fine si è scoperto che no, non era soltanto autosuggestione. “Più del 30% delle persone che contraggono l’infezione da Covid-19 riporta una copiosa caduta di capelli, abbondante, fatta di intere ciocche perse. E questo sul piano psicologico aggrava le conseguenze del coronavirus”.
È quanto ha dichiarato la professoressa Bianca Maria Piraccini, direttrice della Scuola di specializzazione di Dermatologia e venereologia dell’università di Bologna, al 94esimo Congresso SIDeMaST (Società italiana di dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle malattie sessualmente trasmesse).
Per ora di risposte certe ce ne sono poche, visto che – giustamente – gli studi scientifici si sono orientati in massa verso manifestazioni ben più gravi della malattia. Ma iniziano a emergere alcune ipotesi plausibili.
Telogen effluvium acuto, un fenomeno temporaneo
Nella stragrande maggioranza dei casi ci si trova di fronte a quello che i medici chiamano telogen effluvium acuto, cioè la perdita di 100-200 capelli al giorno che di solito coincide con un trauma o un periodo di forte stress. Senza dubbio il contagio da coronavirus cade in questa categoria.
A pensarci bene, non c’è troppo da stupirsi. In un periodo già di per sé piuttosto delicato, si viene sottoposti a un’ulteriore e intensa fatica fisica e mentale fatta di dimagrimento, difficoltà respiratorie, immobilità forzata e farmaci. E l’organismo, piaccia o meno, reagisce così.
La buona – anzi, ottima! – notizia sta nel fatto che non è nulla di grave e di solito, nell’arco di due o tre mesi, i capelli tornano a crescere più di prima. Se invece la caduta continua, e magari è anche associata ad altri sintomi insoliti, è bene lasciar perdere il fai da te e rivolgersi a un bravo dermatologo.
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