Spesso si crede di avere un amico ma il rapporto si rivela non reciproco. Scopri i benefici di avere degli amici veri!
Spesso si crede di avere un amico ma il rapporto si rivela non reciproco. Scopri i benefici di avere degli amici veri!Avere degli amici aiuta a vivere meglio.
Il merito è anche dell'influenza che i veri amici hanno uno sull'altro.
Veri e propri esperimenti scientifici hanno dimostrato che la pressione da parte di un amico è, ad esempio, un incentivo più efficace a fare attività fisica rispetto a una ricompensa in denaro.
Tuttavia, spesso si considera amica una persona che in realtà non lo è; di conseguenza, tutti i benefici che potrebbero derivare dal rapporto con questa persona vengono meno.
A puntare i riflettori sull'argomento è uno studio pubblicato sulle pagine della rivista PLoS One, da cui è emerso che
Solo metà delle persone che consideriamo amiche ci considerano tali a loro volta
Lo studio, condotto da un gruppo di ricercatori dell'Università di Tel Aviv e del Massachusetts Institute of Technology, ha previsto una serie di esperimenti sociali, l'analisi di dati raccolti nel corso di altre ricerche e la somministrazione di un questionario a 600 studenti sparsi fra Israele, Europa e Stati Uniti.
“Abbiamo scoperto che il 95% dei partecipanti pensava che il loro rapporto fosse un'amicizia reciproca”, spiega Erez Shmueli, responsabile dello studio, aggiungendo però che “solo il 50% degli intervistati è ricaduto nella categoria dell'amicizia bidirezionale" [e quindi reciproca, ndr].
“Ne è uscito che non siamo per nulla bravi a giudicare chi sono i nostri amici”, sottolinea Shmueli. “E la nostra difficoltà a stabilire la reciprocità dell'amicizia limita significativamente la nostra capacità di impegnarci in intese cooperative”.
Infatti come spiega l'esperto le relazioni reciproche sono importanti a causa del fenomeno dell'influenza sociale, descritto da casi come quelli di coloro che si decidono a mantenersi fisicamente attivi perché spronati da un vero amico.
La mancanza di reciprocità potrebbe quindi avere conseguenze negative sulla vita privata.
“Se pensi che qualcuno sia tuo amico, ti aspetti che anche lui pensi lo stesso di te”, osserva Shmueli. “Ma in realtà non è così”.
In altre parole, anche quando si tratta di amici “non possiamo affidarci ai nostri istinti o all'intuito”.
“E' necessario un modo obiettivo per misurare queste relazioni e quantificare il loro impatto”, osserva il ricercatore. Per il momento, però, non svela se e come si potrebbe riuscire a farlo.
Foto: © asife – Fotlia.com
Fonte: Tel Aviv University