La dispepsia è causata da un’alterazione delle funzioni digestive. Per curare la cattiva digestione si deve prestare massima attenzione alle proprie abitudini quotidiane. Ecco come.
La dispepsia è causata da un’alterazione delle funzioni digestive. Per curare la cattiva digestione si deve prestare massima attenzione alle proprie abitudini quotidiane. Ecco come.La dispepsia (o cattiva digestione) è un’alterazione delle funzioni digestive che si manifesta con dolore e bruciore allo stomaco o fastidio all’epigastrio. Questa sintomatologia compare perlopiù dopo aver mangiato perché il disturbo è causato da un eccesso di secrezione di succhi gastrici o dalla scarsa motilità dello stomaco.
Le cause della cattiva digestione
È un fenomeno che può presentarsi occasionalmente o diventare cronico, soprattutto se associato a cattive abitudini alimentari o ad uno stile di vita errato contraddistinto da un accumulo eccessivo di stress e da pasti consumati in fretta.
Anche una scarsa masticazione può aggravare la dispepsia: quando si ingerisce una quantità eccessiva di aria insieme al cibo, infatti, il processo digestivo diventa più faticoso.
Altri fattori scatenanti possono essere il consumo abituale di pasti troppo abbondanti o di una quantità eccessiva di alcol e di caffè. Ma anche il fumo, l'assunzione prolungata di farmaci antinfiammatori non steroidei (Fans), particolari patologie o un’infezione da Helicobacter pylori possono incidere sulla cattiva digestione.
Se il disturbo è invalidante o prolungato nel tempo, quindi, è bene rivolgersi ad uno specialista per giungere ad una diagnosi certa.
Foto: 9nong © 123RF.com
Abbiamo visto che la dispepsia si manifesta con un dolore localizzato a livello epigastrico, tuttavia esso può essere associato anche ad eruttazioni, alitosi, flatulenze, nausea, stitichezza o diarrea, acidità gastrica e borborigmi intestinali. È bene tenere presente che questa particolare sintomatologia si manifesta principalmente in concomitanza con l’assunzione di cibo.
Dispepsia: i rimedi
Un primo accorgimento da adottare se si soffre di cattiva digestione è prestare massima attenzione alle proprie abitudini alimentari. È fondamentale mangiare lentamente limitando il consumo di cibi fritti e piccanti, oltre a quello di alcolici, caffè e bevande gassate.
Per favorire la digestione si deve anche cercare di distanziare tra loro i pasti principali di alcune ore, evitando di praticare attività fisica subito dopo aver mangiato.
Qualora il disturbo sia particolarmente importante ed invalidante, il medico potrà eventualmente consigliare anche l’assunzione di specifici farmaci antiacidi, alginati, inibitori della pompa protonica o procinetici.
Foto di apertura: Siriwat Nakha © 123RF.com