La terapia del freddo è oggi molto ricercata in ambito estetico, medico e di wellness. Ma che cos’è, esattamente, la crioterapia? L’esperto ci spiega tutti i benefici di questo trattamento.
La terapia del freddo è oggi molto ricercata in ambito estetico, medico e di wellness. Ma che cos’è, esattamente, la crioterapia? L’esperto ci spiega tutti i benefici di questo trattamento.Resa popolare negli ultimi anni dagli sportivi, in particolar modo dai calciatori, ma anche da celebrità come l’attore Hugh Jackman, la crioterapia è un trattamento “da brividi” che unisce salute, benessere ed estetica. Ma in che cosa consiste esattamente, quali benefici apporta e quali effetti collaterali può comportare? Risponde a queste e altre domande sulla crioterapia il Dottor Cristiano Fusi, fisiatra e Responsabile del Centro di Riabilitazione di medicina sportiva della Zucchi Wellness Clinic di Monza, Istituto d’eccellenza del Gruppo San Donato.
Che cos'è la crioterapia
Chi ha un po’ di dimestichezza con il greco antico ha forse già capito di che cosa si tratta: la crioterapia è «il termine generico con cui si indica la terapia del freddo,» spiega il Dott. Fusi «mentre, nello specifico, le crioterapie sistemiche, quindi la crioterapia intesa come metodo terapeutico, consistono nell’esposizione del corpo a una temperatura sottozero molto bassa, corrispondente a un intervallo normalmente compreso tra -90° C e -140° C. In particolare, per queste temperature ci si riferisce alle crioterapie eseguite con la criocamera e la criosauna».
Approfondiamo brevemente la questione crioterapia temperatura: «Gli intervalli terapeutici, rispetto ai quali si è visto che c’è un beneficio per l’organismo a temperature così basse, sono tra -90 ° C e -140° C. Negli ultimi anni si stanno diffondendo anche criocamere e criosaune che raggiungono temperature ancora più basse», specifica il Dott. Fusi.
La differenza tra la criocamera e la criosauna è legata al fatto che nella prima si entra con tutto il corpo, testa compresa. «Nella criosauna, invece, si entra fino alle spalle, per cui la testa non è esposta a questo abbassamento di temperatura». A seconda quindi dello scopo per cui si effettua il trattamento crioterapico, ad esempio la crioterapia estetica, sarà più indicato l’uno o l’altro trattamento.
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Cosa si cura con la crioterapia
Poco meno di una decina di anni fa, la crioterapia era salita alla ribalta allorché Cristiano Ronaldo fece trasportare in Italia, fin dal Cheshire, una criocamera appositamente per il recupero sportivo nel post-partita. E via via, dopo di lui, diversi personaggi dello sport, soprattutto del calcio a livello europeo e mondiale, hanno iniziato a utilizzare la criocamera e la criosauna per poter recuperare dalle fatiche sportive.
Qual è, dunque, lo scopo di esporsi a temperature glaciali? Si è scoperto che ci sono diversi benefici se il corpo viene esposto a una temperatura di -100° C per non più di tre minuti. «A livello metabolico, la crioterapia aiuta a smaltire tutte le tossine e le fatiche del post-gara. Quindi, se la si svolge dopo un’attività sportiva intensa, anche a livello professionistico, la crioterapia aiuta a liberarsi più facilmente della fatica muscolare conseguente allo sforzo». La crioterapia aiuta, inoltre, a liberare i metaboliti e i cataboliti, vale a dire le sostanze tossiche che ci creano nei muscoli, così come anche l’acido lattico. Liberarsi rapidamente ed efficacemente da queste sostanze, in sintesi, aiuta ad avere un miglior recupero.
Un altro importante capitolo è la crioterapia estetica: «La crioterapia agisce sui radicali liberi, quindi trova applicazione anche in ambito di medicina estetica, per i suoi effetti benefici a livello cutaneo. In un senso più estensivo, possiamo dire che la crioterapia sia d’aiuto in tutto ciò, aiuta la pelle. Aiuta in tutto ciò che è benessere».
Tra gli effetti positivi, la crioterapia può annoverare anche di poter stimolare il metabolismo, ed è quindi un trattamento ricercato da chi desidera perdere peso. «In questo caso,» spiega Fusi «non deve essere vista come l’equivalente di una dieta, piuttosto come un coadiuvante di un regime alimentare ipocalorico».
Oltre al wellness e a tutte le altre applicazioni di carattere edonistico ed estetico, quella del freddo è una terapia con interessanti risvolti anche dal punto di vista strettamente medico. «Si è visto che agisce su patologie anche specifiche, per esempio il morbo di Parkinson: l’esposizione alla criocamera, quindi con anche la testa esposta al freddo, apporta benefici, tra cui la riduzione del tremore. Si potrebbe pensare che a -140° la muscolatura congeli, in realtà si ha un rilassamento della muscolatura». Con effetti antalgici: si ha un miglioramento della sintomatologia dolorosa, il dolore passa più in fretta.
Mens sana in corpore sano: la crioterapia risulta utile anche dal punto di vista psicologico, perché, stimolando la produzione di endorfine, la ricaduta sul buonumore è senz’altro positiva. «Ed è per questo che, oltre all’effetto terapeutico, si ha anche un effetto di benessere e di wellness».
Ricapitoliamo quindi per punti i principali effetti della crioterapia:
- migliora il recupero fisico post-allenamento
- agisce sui radicali liberi, contrastando l’invecchiamento cutaneo
- favorisce la bellezza della pelle (attenzione: la crioterapia di cui si parla in questo articolo non va però confusa con trattamenti topici di carattere prettamente estetico, come la crioterapia verruche)
- stimola il metabolismo
- aiuta a controllare il peso corporeo
- rilassa i muscoli
- stimola la circolazione sanguigna
- apporta benefici nel caso di patologie neurodegenerative, come il Parkinson
- allevia le sintomatologie dolorose, ad esempio nel caso dell’artrite reumatoide
- stimola il benessere psicofisico ed è particolarmente utile anche in menopausa
Come funziona il trattamento
«Si entra all’interno della criocamera o criosauna coperti nelle parti più vitali (bisogna indossare calzari, guanti e copriorecchie), con dei pantaloncini, una maglietta o un indumento molto leggero. Bisogna evitare di indossare piercing e altri bijoux, come anelli e collane. L’esposizione, della durata di 2 o 3 minuti, a seconda del protocollo può andare dai -110° C a -120° C, fino a -140° C. All’interno della criocamera ci si può anche un po’ muovere, aiuta a far passare il tempo e a sentire un po’ meno freddo. Una cosa che può spaventare, ma alla fine è una cosa che tutti fanno ben volentieri e ci ritornano», spiega il Dott. Fusi.
«L’esposizione può essere seguita da un lavoro metabolico, ad esempio una corsetta di 10 minuti sul tapis roulant, esercizi a corpo libero oppure un po’ di cyclette». A seconda del paziente e del motivo per cui si fa la crioterapia, si svolgono generalmente dalle 4 alle 8 sedute.
Quali effetti collaterali ha la crioterapia?
Seguendo alcune precauzioni necessarie, come quella di essere ben coperti nelle parti vitali (guanti, calze e calzari; se si è nella criocamera, anche le orecchie), la crioterapia è sicura e non dolorosa.
Crioterapia effetti collaterali: ci sono situazioni e persone rispetto alle quali la crioterapia è sconsigliata? Le categorie sono facilmente individuabili: trattandosi di piccoli ambienti chiusi, la sensazione di costrizione può essere accentuata nelle persone claustrofobiche. La crioterapia non è adatta a bambini e ragazzi almeno fino a 16 anni, ai cardiopatici e a chiunque abbia problemi di perfusione cardiaca, perché il freddo ha un effetto vasocostrittore. Va inoltre evitata dalle donne in gravidanza e in presenza di eventuali patologie tumorali. «Proprio per osservare tutte le giuste precauzioni, alla Zucchi Wellness Clinic si accede alla crioterapia solo su prescrizione medica», chiarisce Fusi.
I prezzi della crioterapia
Crioterapia prezzi: indicativamente, quanto costa svolgere questo tipo di trattamento? A partire da 50 euro, a seconda che si tratti di criocamera o di criosauna: «A Monza, nel nostro centro, il costo di una seduta è di circa 70 euro, e si tratta di una criocamera. Il costo va, ovviamente, moltiplicato per il numero di sedute».
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