Sulla correlazione tra acido lattico e cellulite le opinioni sono contrastanti e non ci sono studi a dimostrazione. Mentre non ci sono dubbi sul fatto che la cellulite, causata dal ristagno di liquidi tra una cellula e l’altra, sia correlata fortemente a uno stile di vita sedentario e un’alimentazione sregolata ed eccessiva, oltre che a fattori ereditari e genetici. Quando non ci si muove, l’organismo rallenta le sue attività e il metabolismo in particolare. La posizione da seduti, poi, rallenta la circolazione.
Si sa che quello che conta realmente non è l’acido lattico che viene prodotto in allenamento, nè tantomeno le tossine, ma il bilancio globale del corpo, che dipende da quante tossine il corpo riesce a smaltire. Quindi se allenandosi si smaltisce la maggior parte delle tossine, il bilancio sarà positivo!
Sport, acido lattico e cellulite: sì e no
- Ottima l’attività aerobica, a frequenza cardiaca bassa, almeno 3 volte a settimana, almeno per mezz’ora ogni volta, fare esercizi per cellulite finalizzati a stimolare lo smaltimento del grasso.
- Con l’attività fisica di tipo anaerobico, invece, il rischio è di accumulare troppi prodotti di scarto, come l’acido lattico, che in un sistema circolatorio come quello di chi soffre già di cellulite, ovvero difettoso, è difficile da smaltire. Da evitare: squash, tennis, corsa veloce e sci e tutti gli sport che comportano sforzi intensi, brevi e repentini.
Per tenere sotto controllo la cellulite, prevenirla e ridurla, si può sicuramente agire sul peso corretto, mantenendolo con un limitato apporto calorico e una buona dose di sport, praticato regolarmente e intensamente: con lo sport aumenta la massa muscolare che “ruba” spazio ai tessuti adiposi, asciugandoli. Da evitare fumo, caffè e alcol che sono tutti vasocostrittori, ovvero agiscono riducendo l’ossigenazione dei tessuti.